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23/06/2017 06:00:00

Autobus Marsala-Palermo. E' Hassan Kacem Nuh il giovane che voleva uccidersi a bordo

Si chiama Hassan Kacem Nuh e non è un appartenente all’Isis o altra organizzazione terroristica l’uomo di origini sudanese che martedì ha cercato di dirottare lungo l’autostrada A29 Trapani-Palermo un’autobus dell’Autoservizi Salemi. C'è più chiarezza ora sui fatti accaduti martedi pomeriggio. L’uomo, arrestato per tentato omicidio plurimo, ha 32 anni, è un richiedente asilo politico e voleva suicidarsi perché da poco ha perso la madre e sta vivendo una forte depressione.

Della vicenda si era occupato anche il pool antiterrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia, anche se dalle prime dichiarazioni del Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi si era avuta la sensazione di un gesto isolato e di natura personale. A confermare quanto ritenuto sin dalle prime indagini, è lo stesso autore dell’aggressione che ha risposto alle domande poste durante l’interrogatorio.

Sull’autobus, partito da Marsala e diretto a Palermo, c’erano una trentina di passeggeri assieme ad Hassan che ad un certo punto, dopo aver superato la galleria di Segesta e precisamente nei pressi del viadotto di fronte al Castello di Calatubo, si è alzato dalla propria poltrona e ha cercato di aggredire l’autista, per prendere il controllo del volante e fare uscire di strada il mezzo. L’autista per fortuna è stato bravo a neutralizzarlo, a fermare l'autobus e, aiutato da due militari uno dell’Aeronautica Militare e uno dell’Esercito Italiano, sono riusciti a bloccarlo.

Una volta dato l’allarme in autostrada sono arrivati i poliziotti della stradale e i colleghi della Digos che hanno preso in consegna l’aggressore e lo hanno accompagnato presso il commissariato di Castellammare dove è stato interrogato e dove avrebbe confessato la volontà di togliersi la vita.

 “Il nostro autista è stato esemplare e molto professionale afferma Vittorio Alaimo dirigente della ditta di trasporti -. Ha mantenuto la calma, cosa non facile in questi casi ed è riuscito a bloccare le intenzioni dell’aggressore. Pensiamo di premiarlo. Paolo – questo il nome dell’autista - ha saputo gestire una situazione non facile. È riuscito a bloccare l’uomo e a garantire la sicurezza dei passeggeri. Certo sono stati molto pronti anche i due militari che si trovavano a bordo che lo hanno bloccato. Abbiamo paura per il rischio emulazione di questi gesti – continua Alaimo - e per questo dobbiamo pensare ad alcune contromisure. Non possiamo blindare l’autista, ma insieme alle case costruttrici dobbiamo pensare a qualche soluzione per evitare che si possa arrivare al conducente in modo così facile. Noi - conclude - già stiamo lavorando a questo. Spero abbia una pena esemplare questa persona. Già questo sarebbe un ottimo deterrente". 

Anche per i militari a bordo dell'autobus, grazie ai quali è stata evitata una possibile tragedia, sono arrivati i complimenti del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, che li ha chiamati personalmente al telefono. "Mi complimento personalmente – le sue parole - per la prontezza di spirito che avete dimostrato e per aver interpretato al meglio, con il vostro gesto, quel concetto, fondamento della condizione militare, di servizio ai cittadini e alla collettività".