In una casa del centro di Marsala, un zio "orco" ha violentato costantemente sua nipote per almeno sei anni. Il processo è in corso a Marsala.
Incaricata dal gip Francesco Parrinello di redigere una perizia sulla presunta vittima di violenze sessuali, la psicologa Maria Cristina Passanante, nel corso di un incidente probatorio, ha affermato che la giovane accusatrice “ha capacità di rendere testimonianza”.
Il procedimento vede indagato un 45enne marsalese (G.L.) accusato di avere violentato la nipote minorenne per almeno sei anni. Teatro degli abusi sarebbe stata un’abitazione del centro cittadino.
Il presunto “zio-orco” avrebbe ripetutamente abusato sessualmente della nipote (figlia della sorella) sin da quando questa aveva undici anni. La giovane adesso ha 21 anni e lo scorso 6 maggio, in un primo “incidente probatorio”, ha ribadito tutte le sue accuse.
Rispondendo anche alle domande del pubblico ministero Niccolò Volpe, la ragazza ha dettagliatamente raccontato gli abusi di cui sarebbe stata vittima per sei lunghi anni. In aula, anche il difensore dell’imputato, l’avvocato Chiara Bonafede, e i due legali della “parte offesa”, Salvatore De Blasi e Giovannella Maria Licari.
Se la Procura chiederà il rinvio a giudizio, alla prima udienza preliminare, verrà avanzata, quasi certamente, la richiesta di costituzione di parte civile. L’indagine sul caso è stata condotta dalla sezione di pg dei carabinieri, comandata dal maresciallo Francesco Pellegrino.