di Leonardo Agate - Sono le ore 9,04 del 31 luglio, quando entro nell’Ufficio Tributi del Comune di Marsala al piano terra a destra della corte del Palazzo Comunale. Ci sono un paio di persone in attesa e l’impiegata addetta alla ricezione.
Chiedo di parlare con il dott. Giannone, e l’impiegata mi risponde che non c’é. Chiedo di poter parlare con il superiore dott. Messineo, e l’impiegata va a informarsi. Poi, torna per dirmi che è in ferie. Con i due funzionari tratto da mesi un paio di pratiche concernenti i tributi miei e di mia figlia Antonina. A parte che più volte sono andato a conferire con il dott. Giannone, una certa corrispondenza per e mail e per pec è intercorsa tra di noi.
Pensando di poter andare a conferire di nuovo di persona per risolvere i casi, la settimana scorsa sono stato al Comune a quell’Ufficio, ma i due funzionari non c’erano. Anzi, per la verità il dott. Messineo c’era, ma stava andando via per un lutto familiare, e gli ho porto le mie condoglianze.
Quando stamattina non ho trovato nessuno dei due, ho chiesto di vedere le autorizzazioni alle assenze. L’addetta alla ricezione è andata a informarsi in altre stanze. Alla fine è venuta una signora a spiegarmi che i due funzionari erano in ferie, ma non poteva farmi vedere le autorizzazioni. Le ho chiesto di telefonare al dirigente della Ragioneria, per sentire cosa avrebbe risposto alla mia richiesta. La signora, di malavoglia, si è chiusa nella suo ufficio, credo che abbia telefonato al piano di sopra, e alla fine è tornata dicendomi che se volevo vedere le autorizzazioni dovevo fare domanda scritta.
Ho fatto notare alla signora che non portava il cartellino regolamentare con il nome e la qualifica. Mi ha risposto di essere Barraco Rosa, Collaboratore Amministrativo Informatico, e che non portava il cartellino perché allergica. Saluto e mi reco al primo piano alla ricerca del dirigente dott. Fiocca. La sua porta è chiusa, e aspetto. Nessuna indicazione sulla porta se è momentaneamente assente o tornerà più tardi. Un dipendente, che mi riconosce, mi dice che il dirigente è in ferie, ma posso parlare con il vice, dott. Gianfranco Panicola. A questo chiedo di poter vedere l’autorizzazione alle ferie o il permesso concesso ai due funzionari di sotto. Mi spiega gentilmente che dovrei rivolgermi all’altro vice del dirigente la Ragioneria, al dott. Filippo Angileri, che tratta propriamente quello che cerco.
Il dott. Angileri, alla mia richiesta risponde che, trattandosi di “atti interni” non sono visionabili, ma che è tutto regolare. E siamo alla solita manfrina degli “atti interni”, che è anche la comune giustificazione avanzata da molti dipendenti pubblici alla richiesta dei cittadini di accedere agli atti. In effetti, ci sono atti amministrativi cui non è consentito l’accesso, e sono elencati nell’art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni, richiamata dall’art. 25 della l. r. n. 10/1991 e succ. mod. Gli atti non visionabili sono, in linea di massima, quelli concernenti:
a) I segreti di Stato;
b) L’attività della pubblica amministrazione diretta all’emanazione di atti normativi;
c) Le informazioni di carattere psico - attitudinale relative a terzi;
d) La sicurezza e la difesa nazionale;
e) L’ordine pubblico, la prevenzione e la repressione della criminalità.
Io chiedevo semplicemente di vedere le autorizzazioni alle assenze di due funzionari.
Uscito dagli Uffici Comunali con le pive nel sacco, erano le 10, 30. Calcolato che ho impiegato mezz’ora per andare al Comune e mezz’ora per tornare a casa, tenuto conto dell’usura delle scarpe e del costo del carburante per l’auto, ho avuto anche un leggero danno economico, e ho perso complessivamente due ore e mezzo del mio tempo.