Giovedì 10 e venerdì 11 agosto alle 21.15 al Baglio di Stefano la danza contemporanea viene nuovamente rappresentata con un doppio appuntamento in due serate consecutive. Dopo gli “attori-danzanti” di Officina Teatro LMC con Visioni, il 18 luglio e il Coreocabaret di Roberto Castello per Aldes con Andrea Cosentino, lo scorso 21 luglio; sarà la volta della Compagnia Zappalà Danza il 10 e diFrancesca Pennini per CollettivO CineticO l’11.
Claudio Collovà, direttore artistico della XXXVI edizione delle Orestiadi di Gibellina conferma così la consueta attenzione riservata ai linguaggi della scena contemporanea, “come necessaria espressione di un festival”.
Nata nel 1990 la Compagnia Zappalà Danza è considerata oggi dalla critica europea una delle più interessanti realtà della danza contemporanea italiana, regolarmente sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali sin dal 1996 e dalla Regione Siciliana. L’ensemble siciliano si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico e prolifico di Roberto Zappalà e del suo drammaturgo di riferimento Nello Calabrò che negli anni hanno tracciato un percorso progettuale in continua espansione, ciò ha permesso la realizzazione di produzioni di diversa tipologia, dalle creazioni intime per pochi danzatori a quelle con l’intera compagnia per grandi teatri, e ancora elaborazioni per spazi poco convenzionali.
Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico. Nel 2015 la Compagnia Zappalà Danza con Scenario Pubblico ha ottenuto il riconoscimento di Centro di Produzione Nazionale della Danza, insieme a sole altre due strutture italiane.
“Siamo tutti Romeo e Giulietta” dichiara Zappalà, raccontando della versione Romeo e Giulietta 1.1. Il corografo ha spostato la propria messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini scespiriane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa). Con questo lavoro la poetica dell’artista vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” a un tempo storico (oggi) dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita. Una riproposizione di Romeo e Giulietta che non vuole “parlare” d’amore ma essere un atto d’amore verso la vita.
CollettivO CineticO nasce nel 2007 ed è diretto della coreografa Francesca Pennini in collaborazione con il dramaturg Angelo Pedroni ed oltre 50 artisti provenienti da discipline diverse. CollettivO CineticO è compagnia residente del Teatro Comunale di Ferrara e all’oggi ha prodotto 37 creazioni ricevendo numerosi premi. I lavori sono stati presentati in: Austria, Belgio, Bosnia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Taiwan e via live streaming negli USA e in Corea.
10 miniballetti è un’antologia di danze “in bilico tra geometria e turbinio” in un’indagine che rimbalza tra la ripetibilità del gesto e l’improvvisazione, tra la scrittura e l’interpretazione. A fare da spartito un quaderno delle scuole elementari di Francesca Pennini con decine di coreografie inventate e mai eseguite. Una macchina del tempo per un’impossibile archeologia che si declina sulla scena in una serie di possibilità strampalate. Tra contorsioni e sforzi asfittici si innesca uno scambio respiratorio che mescola i volumi tra corpo e spazio, tra scena e pubblico.
Il pubblico delle Orestiadi potrà usufruire degli spazi della Fondazione per visitare il Museo delle Trame Mediterranee. Le nuove mostre allestite, curate dal direttore del museo Vincenzo Fiammetta, in coincidenza con le date dei primi due spettacoli, sono le seguenti: NO BORDERS: Arti e vicende di 7 Popoli. Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen, curata anche da Francesca Corrao e visitabile fino al 15 settembre; Mimmo Paladino a Gibellina, con foto, bozzetti, maquette e documenti delle scene allestite per lo spettacolo La sposa di Messina, alle Orestiadi nel 1990; A29 Palermo Gibellina, pitture e sculture degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Entrambe queste ultime due mostre sono visitabili fino al 15 ottobre.