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25/08/2017 06:00:00

Consorzio Vino Marsala, ad un anno dalla chiusura rimane tutto fermo

“Il Vino Marsala, la prima e la più importante Doc in Italia, non ha più un Consorzio riconosciuto ai sensi di legge”. Dalle pagine di Tp24 siamo stati i primi a raccontare dell’esclusione del Consorzio del Vino Marsala dall’elenco ufficiale dei Consorzi di Tutela del Vino da parte del Ministero dell’Agricoltura. E’ passato un anno dalla pubblicazione della nostra inchiesta che potete leggeri qui e sono scaturite diverse “illuminate” iniziative della politica che, per la verità, ad oggi non hanno ottenuto nessun risultato utile.

D’altronde l’Amministrazione di questa città non ha un assessore all’agricoltura né allo sviluppo produttivo da quasi un anno, questo la dice lunga sulla reale sensibilità del Sindaco su questi temi. Anche il silenzio degli organismi sociali come sindacati e associazione degli industriali è assordante.

E’ stato il produttore Renato De Bartoli, figlio del vignaiolo Marco (a cui il Marsala deve buona parte del suo rilancio dalle crisi precedenti) a spiegare che “Oggi purtroppo il Marsala che si vende nel mondo è più che altro falso. Si produce più Marsala in California che in Sicilia… - ci dice De Bartoli -". Attualmente la produzione totale è di 50.000 ettolitri l’anno (nel 2004 erano 80.000). Di questi, un terzo sono usati per la preparazione di alimenti come la carne in scatola. Il giro d’affari totale è di 12 milioni di euro. Nulla di paragonabile allo spagnolo Sherry, il vino più vicino al Marsala per qualità e caratteristiche, che ha una produzione annua di 46 milioni di bottiglie.

Naturalmente le conseguenze dell'inesistenza del Consorzio sono a dir poco catastrofiche, vediamone alcune:

1) Non sarà più possibile accedere ai fondi comunitari e a quelli italiani, perchè possono farlo soltanto i Consorzi riconosciuti dallo Stato;  

2) Nessuna tutela dalla contraffazione del marchio: negli Stati Uniti il "Chicken marsala" è la ricetta più famosa, il problema è che quel "marsala" proviene da produttori americani, e mentre le altre DOC come il Chianti o DOP come il Grana Padano assoldano fior di studi legali per tutelare i propri prodotti, il Marsala non ha neanche un organo ufficiale che può farlo;

3) L'Amministrazione perde l'interlocutore ufficiale, il consorzio attuale è una semplice associazione di produttori non riconosciuta, come ce ne sono tante altre.