Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/08/2017 22:06:00

Calatafimi Segesta Festival, domani la Mandragola al Teatro Antico

Uno dei capolavori del teatro italiano al Teatro Antico di Segesta. Martedì 29 agosto, alle 19.15, andrà in scena La Mandragola di Niccolò Machiavelli. La regia è firmata da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi.

Uno spettacolo creato in esclusiva per il cartellone del Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2017, la manifestazione organizzata dal Comune di Calatafimi Segesta in sinergia con il Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo.
Interpreti Giuseppe Bisicchia, Massimo Giustolisi, Irene Tetto, Roberta Andronico, Luigi Nicotra, Biagio Barone, Silvana D'Anca e Giovanna Sesto. I costumi sono Casta Diva.

Nello spettacolo non mancano espedienti e meccanismi che derivano dalla tradizione latina (Plauto e Terenzio) e che nel 500 erano ancora abbondantemente sfruttati. Perciò, in ogni modo, si tratta di una commedia di quel secolo. Ma il livello espressivo e la perfetta riuscita della rappresentazione dei tipi utilizzati, oltre alla ricchezza di dettagli e allusioni che li riguardano, tengono lontana l’opera dal rischio di essere una delle tante imitazioni di modelli risaputi, per quanto autorevoli. La commedia rappresenta, sotto il profilo comico, la visione dei rapporti umani che con ben altra tensione l’autore aveva espresso ne “Il principe” e in altri trattati. La stessa scelta comica prevede il ricorso a un linguaggio prevalentemente basso, quotidiano, e un orientamento dell’attenzione su fatti e sentimenti ordinari. La sproporzione fra la quantità di ingegno utilizzata nell’ordire la manovra e il valore relativo del suo fine, è per lo spettatore motivo di ulteriore comicità. Il ritmo incalzante e la presenza solo di episodi e personaggi assolutamente necessari, fanno sì che la commedia avvinca lo spettatore, non permettendogli di distrarsi annoiato: il che, com’è noto, è una delle principali chiavi di successo di un’opera, ancora oggi.