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07/09/2017 06:00:00

Il caso della bimba "venduta". Parla l'amica della coppia: "L'hanno fatto per amore"

Di nuovo sul caso di Maria, la bambina al centro della singolare storia di presunta "compravendita", che ha coinvolto una coppia sterile di giovani marsalesi e una donna.  A parlare alla nostra redazione è l'amica della coppia, Margherita Signorello, che si è fatta portavoce di un corteo, organizzato in sostegno alla coppia, accusata di alterazione dello stato civile in concorso mediante falsa attestazione di paternità. Molti sono i dubbi sulla vicenda. Il test del Dna, effettuato dal Ris di Messina, ha escluso con "scientifica certezza"la paternità dichiarata dal "padre", L.G. Dalle intercettazioni, raccolte tramite cimici posizionate nell'autovettura della coppia, si intuisce che i due abbiano "acquistato" la bimba per una somma pari a 10.000 euro, tramite un accordo preso con una donna, madre biologica della neonata, A.M. Pagamento, però, di cui non risulta nulla, probabilmente mai avvenuto a causa dell'avvio delle indagini.

Perché avete fatto questo corteo?
"Per far arrivare il nostro messaggio, per fare tornare la piccola Maria a casa. Ha solo otto mesi."

- Dove si trova attualmente?
"In un istituto per minori, a Palermo. Si stanno prendendo cura di lei gli assistenti sociali"

- E voi la visitate?
"No, no. Assolutamente. Non si può vedere la bambina. Anche se ci piacerebbe tanto"

- Ma il punto è: perché, secondo lei, questa bambina dovrebbe "tornare a casa"?
"Perché questa bambina era trattata, da questi genitori, come una vera e propria principessa. Anche io ho una figlia, la tratto bene, non le faccio mancare nulla. E l'amore che provavano questi due genitori... andava oltre."

- Ma l'amore non si compra, i bambini non si comprano.
"Ma in realtà loro non hanno "comprato". La madre biologica, essendo in difficoltà, non poteva tenere la bambina. Quindi l'ha affidata, piuttosto che affrontare un aborto. Sapeva che era in buone mani".

- Ma c'è un iter di legge ben preciso che prevede l'affidamento dei bambini.
"Sì, questo sì. Ovviamente c'è. E loro, grandi e vaccinati, sapevano a cosa stavano andando incontro. Però... l'amore per questa bambina li ha spinti ha compiere questo gesto...non troppo giusto, perché purtroppo la legge c'è. E purtroppo è successo questo".

- E perché a pagare, alla fine, è stata una bambina.
"Sì, è stata una bambina a pagare".

- Quindi state dicendo, in altre parole, che c'è stato un errore...
"Sì, sicuramente l'errore non si può nascondere. Però è stato un errore a 'fin di bene'".

- E' anche quello che vi siete detti tra voi, amici, parenti?
"Io sono stata la portavoce di tutti. Ma anche i parenti e tanti altri cittadini marsalesi stanno lottando per riavere Maria a casa".

- A casa, dove i genitori si trovano agli arresti domiciliari?

"No,non sono agli arresti, assolutamente"


- Al corteo  eravate in più o in meno, rispetto al numero che lei si aspettava?
"Eravamo in meno, rispetto a quello che mi aspettavo"

- Perché magari è difficile esporsi, in questi casi...?
"Sì, però i social siamo tutti capaci di usarli. E' stato creato un gruppo, su Facebook. E la maggior parte della gente diceva che avrebbe partecipato."


- Come stanno, adesso, i "genitori" di questa bimba, dopo che se la sono vista "strappare" dalle mani?
"Malissimo. Per sette mesi l'hanno cresciuta come se fosse proprio loro figlia. Vedersi strappare una figlia dalle braccia è una cosa straziante."

- Lei conosce anche la terza protagonista della storia, questa terza donna?
"No, non la conosco"

- Questa storia ha avuto grandissima risonanza. Giornali, tv. Il caso della bimba "venduta", eccetera...
"Non è stata venduta"

- Be', comunque sia è giusto analizzare il contesto sociale. E spesso questi casi si associano a contesti sociali di degrado, di emarginazione, di disperazione. Io immagino che non sia questo il contesto.
"No, infatti non lo è"

- Eppure si parla di una coppia sterile, che ha avuto il desiderio di avere un figlio a tutti gli effetti... e ha tentato qualsiasi strada. Spinta magari dalla disperazione. Ma c'è comunque l'adozione, ci sono altre strade.
"Noi eravamo tutti legati a questa bambina. Strappandola ai genitori è come se l'avessero strappata a noi. Chi era più vicino alla famiglia. Il corteo e le firme magari non serviranno a niente, ma noi ci stiamo provando. E' difficile che torni a casa, lo sappiamo, ma noi ci stiamo provando."

- Quindi cosa stanno chiedendo i "genitori" di questa bambina?
"Soltanto di riavere Maria"

- Ma quali sono i presupposti sui quali si basa questa loro richiesta?
"Su questo non le posso rispondere, perché non lo so nemmeno io. Vedranno gli avvocati"

Molti di voi, amici e parenti, sapevano che la bambina fosse la loro, o intuivano che...
"No, noi tutti sapevamo che la bambina era stata affidata a loro. Era una cosa che sapevano solo loro... come si dice, i panni sporchi si lavano a casa"

- Quindi nessuno di voi si è chiesto da dove sia sbucata questa bimba ad un certo punto?

"Io ho conosciuto la coppia perché avevamo entrambi le bimbe ricoverate in ospedale, non per qualcosa di grave, per fortuna. E abbiamo stretto amicizia proprio in ospedale. E ho visto com'erano preoccupati, anche se la bambina non aveva nulla di grave. Ho visto nei loro occhi la paura di perdere quella bambina. E sapendo, dopo, che era una bambina "in affidamento", ho compreso quanto amore avessero da dare questi genitori..."