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11/09/2017 07:11:00

E' morto Gigi Burruano

 Una lunga carriera tra teatro, cinema e tv: l’attore Luigi Maria Burruano, per tutti Gigi, è morto domenica nella sua casa di Palermo. Aveva 69 anni. Nato da una famiglia borghese a Palermo il 20 ottobre del 1948, aveva iniziato la sua carriera nel cabaret; quindi il teatro dialettale con «La coltellata», che fece scalpore per aver proposto il primo nudo femminile in un teatro palermitano. Era quello dell’attrice Rori Quattrocchi, poi compagna nella vita che gli darà una figlia, Gelsomina.

E per difendere l’onore della figlia, Burruano finì sulle pagine della cronaca nera per aver accoltellato il 4 settembre del 2006, l’ex genero Fabio Guida, chiamando le forze dell’ordine che aspettò sorseggiando una birra in un bar. Due settimane dopo ottenne gli arresti domiciliari. Il suo esordio sul grande schermo nel 1970 nel lungometraggio di Dacia Maraini «L’amore coniugale» che aveva come protagonisti Tomas Milian e Macha Méril.

Zio dell’attore Luigi Lo Cascio, reso famoso dal film su Peppino Impastato «I Cento Passi» (2000) di Marco Tullio Giordana, Burruano interpretò il ruolo del padre del giovane che a Cinisi sfidò la mafia ed il boss Gaetano Badalamenti, finendo ucciso. Per questo ruolo fu candidato al Nastro d’Argento come migliore attore non protagonista; per poi ricevere la stessa nomination per «Liberi» del 2003. Aveva avuto anche una piccola parte in due film di Giuseppe Tornatore: «L’uomo delle stelle» del 1995 e «Baarìa» del 2009; in «Quo Vadis, Baby» (2005; nella foto alla presentazione del film) di Salvatores aveva interpretato il capitano Contini. Molto richiesto anche sul piccolo schermo, aveva partecipato, tra l’altro alla «Piovra 8» (1997), «I giudici - Vittime eccellenti» (1999), «L’attentatuni» (2001), «Blindati» (2003), «Paolo Borsellino» (2004) in cui interpretava il boss dei due mondi Tommaso Buscetta. Aveva partecipato anche alla quarta stagione della soap opera Rai «Incantesimo»; ma anche a «Il commissario Montalbano» (2001), «Turbo» (2001), «Un caso di coscienza» (2003), «Salvo D’Acquisto» (2003); «Il maresciallo Rocca» (2003).