Indetta la Visita Pastorale in Diocesi: si aprirà il prossimo 25 novembre e si concluderà nei primi mesi del 2021 “Non un mero obbligo canonico ma occasione di conoscenza profonda e di incontri con chi vive lontano dai riflettori” dice il vescovo Pietro Maria Fragnelli.
Al termine della solenne celebrazione dell’anniversario per la festa della dedicazione della Chiesa Cattedrale, ieri sera il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha indetto la Visita Pastorale. Si tratta di un adempimento canonico previsto dalla normativa della Chiesa secondo la quale il vescovo diocesano periodicamente è invitato a visitare tutte le realtà ecclesiali del territorio a lui affidate.
La Visita pastorale si aprirà il prossimo 25 novembre con un solenne pontificale in Cattedrale; quindi inizierà un periodo di preparazione in tutte le comunità per tutto il tempo dell’ Avvento, quando la chiesa riflette sul tema dell’attesa e della visita di Dio nella storia.
E’ stato il cancelliere vescovile don Alberto Giardina a dare lettura del decreto d’indizione nel quale il vescovo afferma di accingersi alla Visita, che durerà fino ai primi mesi del 2021: “non un mero obbligo canonico ma l’incontro feriale e diretto con i volti, i contesti e i percorsi delle comunità parrocchiali”.
La Visita pastorale prenderà le mosse dalle parrocchie del Quarto Vicariato che comprende i comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi-Segesta. Nella Visita mons. Fragnelli sarà collaborato dai “convisitatori”: i Vicari foranei che coordineranno il calendario e tutte le iniziative sul territorio; il Cancelliere vescovile e l’Economo diocesano con compiti di controllo e verifica sui luoghi, gli archivi e l’amministrazione dei beni.
“ A distanza di quattro anni dal mio ingresso in Diocesi in cui avevo espresso il desiderio di venire tra voi per amare e per essere amato, posso dire che questo desiderio si è realizzato – ha affermato il vescovo - non solo perché ho sentito crescere l’affetto per ciascuno di voi ma soprattutto perché ogni giorno scopro con stupore la qualità, l’intensità e la franchezza della vostra amicizia. In questi anni abbiamo scelto la via semplice di privilegiare le relazioni e gli incontri informali con le parrocchie e le istituzioni e realtà della società civili. In questo nuovo periodo di Visita Pastorale desidero acquisire una conoscenza ancora più profonda della realtà, con le sue bellezze e le sue contraddizioni privilegiando sempre, prima di tutto, le relazioni con chi vive lontano dai riflettori ,per realizzare il sogno di papa Francesco di evangelizzare il mondo piuttosto che auto-preservare le strutture ecclesiastiche”.