L’opera vincitrice del Concorso indetto dalla Diocesi di Trapani per l’inno della Visita Pastorale è la composizione del maestro Giuseppe Mignemi di Acireale. Il brano è stato selezionato tra i 36 concorrenti giunti da tutt’Italia che si sono cimentati sul testo “La nostra chiesa proclama con franchezza” scritto da don Domenico Messina, liturgista della Diocesi di Cefalù e docente alla Facoltà teologica di Palermo.
La commissione di Musica Sacra della Diocesi presieduta da don Alberto Giardina, dopo aver studiato i brani pervenuti in maniera anonima, all’unanimità ha decretato quale vincitore il brano col motto “Cor unum et anima una” che all’apertura delle busta contenenti i Curricula, è risultato essere quello del maestro Mignemi.
“La cantabilità del ritornello nella sua estensione risulta comoda ed adatta ad un’assemblea media, anche la scelta della tonalità favorisce senza sforzi un ambiente confortevole privo di salti melodici impegnativi – scrive nel suo giudizio la Commissione - La strofa nel suo complesso ha una struttura intuitiva accompagnata da un processo armonico semplice ma di effetto, che sostiene il testo senza ricorrere a varianti che possano in qualche modo snaturarlo. La partitura è costituita dall’aggiunta di strumenti a fiato: una sezione di ottoni e timpani. La parte strumentale dona solennità alla melodia e non ne turba la natura”.
Per quanto riguarda il concorso per il Logo della Visita Pastorale la vincitrice è la trapanese Cristina Martinico il cui progetto grafico è stato scelto dalla Commissione di Arte Sacra presieduta da don Piero Messana, tra gli otto partecipanti. Come richiesto dal Bando, il logo s’ispira ad alcune strofe dell’Inno della Visita Pastorale. Due gli elementi sui quali punta l’idea progettuale: il chiaro rimando all’antica tradizione trapanese con il sale e il corallo, elementi che sono stati elaborati in simboli teologici formando il Corpo e la Croce di Cristo.
“Nel complimentarmi con i due vincitori, desidero esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che hanno voluto offrire il proprio contributo a questo evento squisitamente ecclesiale che mi preparo a vivere con tutta la Chiesa di Trapani – dice il vescovo Pietro Maria Fragnelli – Ho potuto apprezzare soprattutto la ricchezza di tutti i concorrenti e la varietà delle loro esperienze umane ed ecclesiali. Nella composizione dell’Inno non hanno partecipato soltanto siciliani o compositori affermati, ma si sono cimentati anche musicisti giovani e in erba: a loro voglio augurare che la bellezza della Musica sacra non sia un fattore estetico, ma l’opportunità per cercare e far incontrare il Maestro Gesù, che tutti vogliamo vedere. Anche per il logo il contributo dato da alcuni giovani ci incoraggia nel cammino che come Chiesa stiamo facendo in preparazione del Sinodo.”