E’ tornato in libertà, seppur con la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza (Santa Ninfa) il 46enne Maurizio Vaccara, arrestato dai carabinieri lunedì scorso nei pressi dello svincolo autostradale per Gibellina-Salemi per detenzione, a fini di spaccio, di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish).
A rimettere il Vaccara in libertà, difeso dall’avvocato Peppe Ferro di Gibellina, è stato il Tribunale di Sciacca al termine dell’udienza di convalida. Il presunto spacciatore stava tornando in auto da Palermo (dove probabilmente era andato per rifornirsi di droga) ed era in compagnia di un altro soggetto (Pietro Spinella, di 38 anni) che è stato denunciato a piede libero. I due viaggiavano su una Audi A3. Addosso a Spinella, anche lui difeso da Peppe Ferro, i carabinieri hanno trovato 17 grammi di hashish e 30 semi di canapa indica. Nei calzini, invece, Vaccara nascondeva 15 grammi di cocaina. A casa, poi, gli sono stati trovati 5 grammi di hashish e 210 semi di canapa indica. L’operazione antidroga è stata condotta dai carabinieri della stazione di Santa Ninfa, comandati e coordinati dal maresciallo maggiore Antonio Chiriatti. Vaccara e Spinella sono incappati (ma forse erano attesi al varco) in un controllo “finalizzato alla prevenzione e alla repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti”.