"Anche io sono stata sfruttata e costretta a prostituirmi, non sono la titolare del centro massaggi". E' quanto dichiara Xiaolan Han. La donna, di nazionalità cinese, 48 anni, è stata arrestata perchè ritenuta responsabile del Centro massaggi "hot" di Via Nino Bixio a Trapani. Per lei l'accusa è quella di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento.
Secondo l’accusa nel Centro massaggi “Tuina”, che è stato posto sotto sequestro preventivo, sono state eseguite oltre 50 prestazioni sessuali ad altrettanti uomini. Gli apparecchi di intercettazione che sono stati posti nel locali dopo che la Polizia ha avviato le indagini sulla base di una segnalazione anonima, avrebbero consentito di ricostruire, documentandola, l'attività di prostituzione praticata da Xiaolan Han insieme a una sua connazionale. Le donne, in particolare, massaggiavano le parti intime dei loro clienti dopo avere concordato l'aggiunta di un extra, da 10 a 30 euro, rispetto alla tariffa per il pagamento dei massaggi “normali”.
Ma Xiaolan Han ribalta le carte in tavola, e sostiene di non essere affatto la responsabile del centro. Lo ha detto ai giudici durnate l'interrogatorio di garanzia alla quale è stata sottoposta dopo il suo arresto.
L’interrogatorio, presente il difensore di fiducia della donna, avvocato Fabio Sammartano, ha avuto luogo a Palermo, nel carcere Pagliarelli, dove Xiaolan Han è stata rinchiusa perché il settore femminile del San Giuliano di Trapani è da tempo inattivo.
L’interrogatorio è stato effettuato dal gip di Palermo Patrizia Ferro, ma sarà il giudice per le indagini preliminari di Trapani, Caterina Brignone, a decidere la convalida del fermo operato dalla Polizia. L’avvocato Fabio Sammartano ha tuttavia già presentato un’istanza per la concessione degli arresti domiciliari alla sua assistita, anche se la Procura della Repubblica vorrebbe che Xiaolan Han venisse messa a confronto, in un “incidente probatorio”, con la connazionale della quale avrebbe sfruttato la prostituzione, il cui permesso di soggiorno scade nel prossimo mese di gennaio.
Xiaolan Han, secondo gli investigatori, gestiva il centro, impartiva le disposizioni alla "collega". Secondo la diretta interessata, invece, la titolare del Centro massaggi sarebbe invece una terza donna cinese, da tempo all’estero, che in precedenza aveva gestito un altro locale.