Fatture di pagamento dell'acqua relative agli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 stanno arrivando ai trapanesi da parte dell’Eas che ci riprova. In questi giorni l’Ente Acquedotti Siciliano, in liquidazione da 13 anni, sta recapitando agli utenti trapanesi le richieste di fatture che gli utenti non hanno pagato al servizio idrico poichè oggetto di reclami formali nei quali vengono contestate all’EAS sia gli importi relativi alle eccedenze di consumo idrico, sia la data di rilevazione dei consumi che le fatture recano in maniera generica o, addirittura, non riportano.
Altre fatture sono risultate abnormi nella quantificazione dei consumi, spropositate negli importi, piene di errori in relazione ai metri quadrati dell'immobile. Alcune fatture furono inviate benchè già prescritte, cioè più vecchie di 5 anni. La prescrizione quinquennale, è stata fatta valere da molti cittadini che hanno inviato all’EAS raccomandata a/r con l’istanza di annullamento delle fatture pregresse.
Una fase che è stata seguita dalle associazioni di consumatori, tra le quali Co.Di.Ci. L’invio delle fatture, già precedentemente contestate nel recente passato, dunque, ha del paradossale se si considera, inoltre, che proprio nei giorni scorsi, il Giudice di Pace di Trapani ha annullato con sentenza proprio le fatture EAS inviate ad un utente di Favignana inerenti gli anni dal 2008 al 2011. Il giudice, in questo caso, ha accolto le istanze difensive del cittadino egadino. Si preannuncia una nova battaglia.
L’EAS, è un ente sui generis, non svolge da tempo più alcun tipo di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle reti idriche di competenza. Ad Erice ad esempio da anni il comune si sostituisce all’Eas negli interventi urgenti di riparazione delle condotte, di sostituzione delle tubazioni, di interventi di varianatura sulla rete idrica, anticipando le somme per i lavori. Somme che l’EAS si è guardato bene dal restituire al comune di Erice.
Tra i due enti è aperto un contenzioso. Da registrare, anche, che l'EAS da quando è stato posto in liquidazione, non ha mai riversato ai Comuni i canoni fognari e depurativi che pure ha incassato dagli utenti, e che trattenuti indebitamente rappresentano di fatto un altro filone di contenzioso giudiziario con i Comuni.