Per un comandante della forestale le accuse sono tra le peggiori. Incendio boschivo, truffa e peculato. Alla sbarra c'è il comandante del distaccamento di Erice del Corpo Forestale, Benedetto Adamo. Il processo è cominciato da pochi giorni al Tribunale di Trapani.
Adamo è accusato di non essersi trovato sul posto di lavoro mentre, il 13 giugno 2015, le fiamme inghiottivano il versante sud del Monte Erice. In quell'incendio andarono in fumo 400 ettari di macchia mediterranea.
Secondo la procura il comandante avrebbe "violato i propri doveri di presenza in servizio e conseguente negligenza ed imprudenza, omettendo di attivare le prime urgentissime manovre che ne potevano scongiurare la diffusione in modo incontrollabile”. Truffa, è un altro reato a cui deve rispondere, secondo la Procura "per aver registrato, con artifici e raggiri, la propria presenza presso la sede di servizio mentre in realtà si trovava altrove...conseguendo pertanto l'ingiusto profitto della retribuzione...”.
L'inchiesta partì anche degli esposti presentati alla Procura dall'allora sindaco di Erice Giacomo Tranchida e da Manfredi Zammataro, segretario regionale dell'associazione Codici.