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12/02/2018 07:16:00

Trapani, rivolta all'hotspot di Contrada Milo. In sessanta tentano la fuga. Feriti

 Trapani, rivolta all'hotspot di Contrada Milo. In sessanta tentano la fuga. Si sono scontrati con la polizia all'ora di cena di sabato, quando i cancelli dell'hotspot di Milo si sono spalancati per fare accedere la ditta che fornisce i pasti. Sessanta contro dieci agenti che hanno cercato di riportare la calma. Un maghrebino è riuscito a scappare dopo aver chiesto di essere accompagnato in ospedale. Dopo lo scontro i tunisini hanno dato fuoco a materassi e abiti. Danni a una sezione dell'hotspot. Tre i poliziotti feriti lievemente.

I FATTI. Sessanta tunisini hanno atteso l'ora di cena, sabato sera, per tentare la fuga dal centro di accoglienza. La ditta che fornisce i pasti, infatti, arriva alle 19 e i cancelli, sotto la vigilanza della polizia, vengono spalancati. I maghrebini stavolta non si sono messi in fila per ricevere il pasto ma si sono disposti in blocco e si sono scagliati contro dieci poliziotti. I tunisini, in attesa di rimpatrio, hanno tentato di fuggire. I poliziotti sono riusciti a contenere la rivolta ma poco dopo all'interno dell'hotspot è scoppiato un incendio. Gli ospiti hanno dato fuoco ai materassi e agli abiti, hanno spaccato le vetrate e divelto gli infissi. Diversdi i lanci di vetri e infissi spaccati all'indirizzo della polizia. Tre gli agenti che hanno riportato lievi ferite al viso e alle mani e sono stati medicati: otto i giorni di prognosi. Uno dei tunisini ha chiesto di essere accompagnato in ospedale per un malore ma poco dopo è fuggito via.

«A fare le spese della rivolta ieri al centro migranti di Milio di Trapani - si legge in una nota dalla Segreteria di Base del sindacato di Polizia MP - sono stati come sempre accade gli agenti di polizia impegnati nei tanti delicati scenari di disordine pubblico. Manifestiamo la nostra vicinanza ai colleghi feriti durante gli scontri augurandogli una pronta guarigione».

«Ancora una volta mentre i vari esponenti politici discutono su temi come la sicurezza, il razzismo o l’apologia di fascismo cercando di portare a sé più elettori possibili in vista delle elezioni del 4 marzo prossimo - aggiungono dal sindacato - Le forze dell’ordine tentano disperatamente di arginare le sempre più crescenti reazioni violente che scaturiscono da manifestazioni come quella di Macerata o gli avvenimenti avvenuti in Contrada Milo a Trapani. Forse alla luce di ciò che accade sarebbe opportuno disquisire anche sull'incolumità degli operatori delle forze dell’ordine, i quali ad oggi non sono nemmeno tutelati da un’assicurazione per gli infortuni sul lavoro».

 

LAMPEDUSA. Tensione anche a Lampedusa, dove un tunisino di 26 anni ha accoltellato un suo connazionale di 25 anni, rendendo necessario l’intervento della polizia e dei carabinieri. La rissa è stata subito sedata, ma la vittima ha subito una brutta ferita al torace.

I motivi del gesto non sono ancora chiari, ma la situazione è al vaglio degli inquirenti. Il ferito è stato trasferito al poliambulatori dell’isola, dove i medici hanno subito prestato soccorso. Il 26enne, invece, è stato arrestato dai militari e si trova in regime di arresto sull’hotspot dell’isola.