Dalla Liberty Lines ostentano sicurezza: tutto come prima, dicono in una nota stampa, l'attività procede regolarmente. Ma in verità l'ultima ordinanza interdittiva disposta dalla Procura di Palermo nei confronti della compagnia di navigazione di Morace è una vera e propria bomba.
Diciamo la verità, a Morace, fino ad ora, è finita tutto sommato bene, perchè, quanto meno, nella storia di corruzione che sta venendo fuori non c'è l'ombra della mafia.
Ma comunque adesso i magistrati stanno stringendo la loro tenaglia, e se davvero dovesse venire fuori che tutta la posizione dominante costruita da Morace in questi anni nel campo dei collegamenti con le isole minori siciliane è frutto del "doping" della corruzione, allora davvero per la compagnia di navigazione si profilerebbe un futuro molto incerto.
Venerdì è stata disposta la nomina di un commissario giudiziale, che si affianca al consiglio di amministrazione in carica, con compiti e poteri funzionali al perseguimento dell’obiettivo di assicurare una legalità organizzativa e gestionale nel settore dei contratti di pubblico servizio.
Scrive la compagnia in una nota che "Liberty Lines, pur se sottoposta a siffatto controllo, mantiene la sua autonomia gestionale e amministrativa e continuerà ad assicurare la regolarità dei servizi di collegamento marittimo e a garantire la consueta qualità del servizio di trasporto ai suoi utenti".
Stiamo parlando di una compagnia che collega 33 destinazioni nel Mediterraneo, operando in particolare sulle rotte passeggeri da e verso le Isole Egadi, le Isole Eolie e le Isole Pelagie in Sicilia. Viaggia inoltre a Pantelleria, Ustica e Napoli, oltre ad assicurare i collegamenti da Trieste con la Penisola d’Istria.
Liberty Lines con un organico di oltre 600 dipendenti è dotata di una flotta di 32 unità veloci tra aliscafi, catamarani e monocarena, tra cui può vantare il primo aliscafo al mondo per dimensioni.
Ma la compagnia è finita in una inchiesta giudiziaria a maggio scorso per un giro di tangenti. I carabinieri del Nucleo investigativo di Palermo e Trapani hanno notificato alla società di navigazione dell’armatore Vittorio Morace l’ordinanza interdittiva con la quale il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura, ha disposto la nomina del commissario giudiziale, l’avvocato Marco Montalbano.
Deve fare una serie di cose, tra cui «l’esame dei contratti vigenti, accertando l’eventuale presenza di clausole produttive di profitti ingiusti per la società di navigazione; verifica della corretta esecuzione dei contratti e la legittimità degli importi di volta in volta richiesti alla Regione o agli enti locali coinvolti; l’accertamento dell’esistenza di anomale cointeressenze di tipo personale/familiare, lavorativo ed economico, tra il personale della Liberty e quello della Regione Siciliana o di altri Enti, pubblici o privati, coinvolti a vario titolo nella aggiudicazione e nella attuazione dei contratti di pubblico servizio in oggetto».