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12/03/2018 06:00:00

Ma che fine hanno fatto i soldi per l'aeroporto di Trapani Birgi?

 L’aeroporto di Trapani Birgi sta attraversando una delle peggiori crisi da quando è stato aperto ai voli civili. E le cattive notizie non finiscono mai.


Nel bel mezzo dell’emergenza per trovare un modo per rendere la stagione estiva meno desolante, dopo la conferma della chiusura della base Ryanair, si è scoperto che, di quei 2,5 milioni di euro destinati all’aeroporto come risarcimento dei danni subiti per le operazioni militari in Libia, a Birgi arriverà soltanto un milione di euro.

Adesso tutti vogliono vederci chiaro.
Bisogna capire perchè la Regione ha ridotto le somme destinate all’aeroporto e che potevano servire per cercare di aumentare i voli, in extremis, per la stagione estiva, in attesa del bando per il co-marketing triennale.

2.580.660 euro, questa è la cifra che era stata destinata all’ex Provincia di Trapani come ristoro per i danni causati dalla chiusura dello scalo civile, nel 2011, per gli interventi militari in Libia.
Soldi che erano rimasti nei cassetti dell’ex Provincia fino al 28 febbraio scorso quando, dopo mesi a capire come utilizzarli e risposte non arrivate da Palermo, si è stati costretti a “rispedirli” alla Regione.
Ora dalla Regione hanno detto che possono tornare indietro all’ex Provincia solo un milione di euro. E l’altro milione e mezzo che fine ha fatto? Se lo chiedono tutti, se lo chiedono dal Comitato per la salvaguardia e il monitoraggio dell’aeroporto. E se lo chiede anche l’Osservatorio per la Legalità che attraverso i suoi responsabili, gli avvocati Vincenzo Maltese e Filippo Spanò, hanno chiesto l’accesso agli atti in base alla normativa sulla trasparenza amministrativa. “Non è ben chiaro il motivo di questa parziale
restituzione né dove sia stata destinata la restante somma di 1 milione e mezzo di euro” dichiarano in una nota presidente e vice.
Nel frattempo per domani è prevista a Palermo l’ennesima riunione indetta dall’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano con i responsabili degli assessorati al Turismo e agli Enti locali. All’ordine del giorno il caso dei soldi per l’aeroporto e come riassegnare le somme. All’incontro sono stati invitati anche il commissario del Libero consorzio comunale di Trapani Raimondo Cerami e il presidente di Airgest Paolo Angius.


Cosa c’entra l’ex Provincia?
Fino a qualche anno fa era socio di maggioranza dell’Airgest, e aveva più voce in capitolo di altri nella gestione dell’aeroporto. Ma con l’abolizione, solo sulla carta, delle Province, fatta dal governo Crocetta, le quote sono passate alla Regione che adesso è quasi l’unica azionista di Airgest.
Il “ristoro” che si aspetta dal 2011, dicevamo, sarebbe utile per trovare una soluzione tampone per trattare faccia a faccia con le compagnie per qualche volo in più la prossima estate. 2,5 milioni di euro a cui si aggiungerebbero le quote che 15 Comuni sono disposti a versare per il co-marketing e che arriverebbero a 1,25 milioni di euro. Ma se la riduzione dovesse essere confermata la cose diventerebbero ancora più complicate. Tutto ciò nell’attesa che venga pubblicato il nuovo bando per il co-marketing, termine usato per rendere “legale” l’acquisto di voli. Con Ryanair il territorio, attraverso il “co-marketing”, ha acquistato pubblicità ufficialmente, anche se poi significava acquistare tratte. Il bando però ancora non è venuto fuori, e in ogni caso riguarderà i prossimi anni a partire dal 2019. Al momento a Birgi ci sono pochissimi voli.
Sono confermati solo i collegamenti Ryanair da e per Praga, Francoforte, Baden Baden e Milano-Bergamo nonché quelli Alitalia da e per Milano Linate e Roma Fiumicino, Blue Air da e per Torino con e Mistral da e per Pantelleria.
Intanto il consiglio comunale di Marsala ha chiuso il presidio di protesta per l’aeroporto e ha fissato per il 19 marzo, lunedì, una seduta aperta di consiglio comunale.

 

“I sindaci dei Comuni che attualmente contribuiscono al co-marketing hanno preso atto che c’è l'impegno della Regione e dell'Airgest nel cercare soluzioni utili per salvare la stagione turistica 2018, utilizzando le risorse del Libero Consorzio, ha affermato il sindaco Alberto Di Girolamo. “Da notizie assunte, ma non ancora confermate dallo stesso Commissario provinciale, sembra che dei due milioni e mezzo di euro prima disponibili adesso si potrà contare solo su un milione. Ma tutto è stato rimandato al nuovo incontro fissato per lunedì (oggi, ndr) alla Camera di Commercio, con Airgest, Libero Consorzio, Distretto turistico e Comuni attualmente partecipanti al co-marketing, al fine di mettere in piede qualche iniziativa utile per questa estate, in attesa di avviare le procedure di gara per il nuovo vettore” , il sindaco Di Girolamo ha infine sottolineato che “resta prioritario un incontro con il Governo regionale, richiesto da più di un mese ma non ancora avvenuto”.