"La “larga coalizione” che non c’è più!" lo ha dice in una lettera il consigliere comunale di Valderice Gianfranco Palermo. Ecco il suo intervento su quello che succede alla vigilia delle elezioni.
Apprendo dalla stampa che la coalizione che si preparava alla prossima tornata elettorale che vedeva il PD, con il suo candidato Sindaco, assieme a “Valderice che Vogliamo” e ad “Uniti per il Futuro” non esiste più.
Lo apprendo dalla stampa poiché da parte del PD e del suo candidato nessuna richiesta di incontro con l’alleato rimasto è stata palesata.
Il quadro politico è cambiato, e visto che da parte del PD, aldilà della reazione stizzita del Sindaco, non si intravede nessuna volontà di condivisione con chi invece è rimasto lealmente all’interno della coalizione, senza richiesta alcuna e rinunciando a cariche prestigiose proposte nel tempo, non mi rimane che affidarmi a questa pagina, per esternare le mie considerazioni su quanto accaduto e sul futuro di questa coalizione che dopo cinque anni si è completamente sfaldata per le solite ambizioni personali, compresi alcuni finti professionisti della politica.
Oggi assistiamo non solo ad una crisi politica ma anche ad una crisi di relazioni consolidate nel tempo.
L’uscita dalla coalizione del gruppo ex “Uniti per il Futuro”,tranne il loro assessore nominato il cui ingresso di questi mi aveva lasciato alquanto perplesso, e la dimostrazione del modo di far politica attuale.
Non faccio sconti al maggior partito della coalizione, il PD, autorevolmente rappresentato dal Sindaco e dalla sua classe dirigente.
Ma come si pensa di governare un territorio cosi complesso come quello valdericino in mancanza di una visione politica di lungo termine, laddove in cinque anni non si è riusciti a consolidare rapporti politici capaci di guardare oltre al proprio orticello?
Come si può pensare di arginare il fenomeno dell’astensionismo, se quello che la politica offre è un quadro di squallidi accordi che al primo soffio di vento si sciolgono come neve al sole?
Il mio impegno politico, dimostrato in questi anni, mi porta a rivedere e a ripensare il modo di fare politica di alcuni compagni di viaggio. Mi porta a pensare che forse è il momento di andare oltre. È il momento delle scelte coraggiose, perché la Valderice che Vogliamo, la Valderice che voglio, deve saper buttare il cuore oltre l’ostacolo, oggi rappresentato da opportunismi politici presenti in tutti gli schieramenti, che ogni giorno di più nauseano le persone perbene.
Da tempo avevo sostenuto l’indizione delle primarie di coalizione, lanciate dallo stesso Sindaco, e dal gruppo " ex Uniti per Il Futuro" ,alle quali avrei partecipato lealmente per dare un contributo di democrazia e far sì che i cittadini potessero scegliere il proprio candidato Sindaco democraticamente, e non continuare con la politica ereditaria e le continue scelte dentro le stanze dei bottoni.
Il PD e tutti gli schieramenti politici prensenti a Valderice facciano e decidano ciò che ritengono opportuno. Personalmente rimango al mio posto valutando la coalizione, e i compagni di viaggio con coerenza e lealtà.