E' un piano rifiuti che non tiene conto dei termovalorizzatori e che punta tutto sulla raccolta differenziata, quello di Nello Musumeci, già approvato dalla Giunta regionale. Il piano, redatto dal neo assessore Alberto Pierobon con la consulenza di Aurelio Angelini sposta di due anni il raggiungimento dei target accettabili e la normalità a regime solo fra cinque anni. La revisione delle tariffe per il conferimento in discarica dovrebbe mettere fine alla giungla di costi e permettere anche una riduzione della Tari.
Piano provvisorio e obiettivi spostati - Tecnicamente è un piano provvisorio, in attesa di uno più corposo, che dovrebbe permettere di sbloccare 170 milioni di fondi europei congelati a Bruxelles proprio per la mancanza di questo piano. Come dicevamo il piano ruota intorno alla differenziata, ferma in Sicilia attorno al 15% circa. L’obiettivo del 65% che doveva essere già raggiunto viene spostato al 2023. Mentre entro la fine del 2019 si programma di raggiungere almeno il 35%.
Differenziata - Raccolta porta a porta, condominiale e di prossimità in relazione alle condizioni territoriali è la linea guida di tutto il piano. Nel dettaglio vengono descritti i vari sistemi da attuare, gli incentivi per i cittadini, le aziende e anche i consorzi che rispetteranno le nuove regole. Annunciate le sanzioni previste per chi non si adegua. Sono previste anche campagne di sensibilizzazione, l’acquisto di contenitori adatti da distribuire, regole diverse per aziende e condomini e perfino l’utilizzo di nuove app per smartphone che servono a individuare attraverso un codice a barre l’esatta destinazione di ogni prodotto fra le varie ipotesi di smaltimento (con plastica, vetro, carta e via così). È previsto anche l’obbligo per chi gestisce attività commerciali e artigianali di indirizzare gli imballaggi verso un circuito di smaltimento che verrà creato ad hoc.
Impianti di compostaggio - Il problema principale di questo piano sarà trovare un sistema di smaltimento della frazione organica e per questo motivo è prevista la realizzazione di piazzole per lo stoccaggio delle frazioni raccolte separatamente e impianti per il compostaggio. In Sicilia sono 18 ma solo 8 in funzione e bisognerà necessariamente aumentarli. Altro aspetto fondamentale del piano sarà la manutenzione straordinaria degli impianti di compostaggio esistenti e l’aumento della loro capacità, poi ne verranno realizzati di nuovi e saranno completati quelli in costruzione e mai ultimati. In ogni provincia ci sarà un impianto pianificato per i rifiuti secchi che avrà sede nelle aree industriali, mentre aumenterà il numero degli impianti di biostabilizzazione per evitare che i rifiuti finiscano indistintamente in discarica.
Discariche - La discarica continuerà ad essere al centro del sistema di smaltimento, ne è prevista una pubblica in ogni provincia. La revisione immediata di tutte le tariffe che i gestori applicano servirà a determinare il prezzo a carico dei Comuni per scaricare i rifiuti. Da queste tariffe dipenderà poi la Tari. Al momento c’è una giungla, frutto dell’autodeterminazione di ogni gestore: si va da un minimo di 70/80 euro a tonnellata a un massimo di 157. Ora la giunta detta parametri che tengono conto dei costi a carico di ogni gestore e che devono portare a una sola tariffa che sostituirà quelle attuali.
Le discariche oggi sono 10 e - novità del piano - risultano sufficienti a garantire la tenuta del sistema per tutto il 2018: a gennaio il governo aveva lanciato l’allarme perchè ne prevedeva l’esaurimento entro ottobre. Quattro discariche comunque risulteranno sature entro fine anno mentre quelle di Palermo, Castellana e Trapani verranno provvidenzialmente ampliate. Poi verrà completata la realizzazione delle nuove discariche a Enna, Gela e Messina.
Rifiuti all’estero - Nel nuovo piano è prevista l’eventualità del trasporto dei rifiuti siciliani all’estero se ce ne sarà la necessità. È pronto un avviso pubblico esplorativo quale indagine di mercato finalizzata all’acquisizione di manifestazioni di interesse per consultare il maggior numero di operatori economici in ambito nazionale e internazionale che offrano le migliori condizioni economiche per il trasporto, il recupero e lo smaltimento al di fuori della Regione. Potranno essere portati fuori solo i rifiuti urbani non pericolosi. Il servizio di trasporto di questi rifiuti all’estero verrà affidato per 12 mesi visto che, sempre che mai si scelga di attivare questa opzione, si prevede di portare fuori dalla Sicilia 60 mila tonnellate al mese, cioè mezzo milione all’anno. Tra le novità la riforma del sistema di gestione prevede la riduzione degli Ato a 9, uno per provincia.
Questione inceneritori - «Il governo regionale non è contrario agli inceneritori. I Comuni si associno e saranno legittimati a decidere quanti realizzarne nel territorio provinciale». Il presidente della Regione, Nello Musumeci, chiarisce qual è l’orientamento di Palazzo d’Orleans sul tema dei rifiuti. «Gli amministratori locali, purtroppo, sono spesso ostaggi dei privati, titolari delle grandi discariche. Entro dicembre vogliamo redigere un piano regionale dei rifiuti efficiente, che renda autonomo e autosufficiente ogni territorio provinciale». Musumeci ha affrontato l’argomento a Catania, alle Ciminiere, nella giornata inaugurale del decimo salone «Progetto Comfort», che si occupa di ambiente, rifiuti, energia, fonti rinnovabili e bioedilizia, nel corso del quale sono stati premiati i Comuni più virtuosi.
«Quasi la metà dei Comuni siciliani - sottolinea Musumeci - ha superato il 50 per cento di differenziata, ma la legge impone il 65. Ci sono dei picchi fino all’80 per cento, ma anche il dato negativo delle grandi città, a cominciare da Palermo, Catania e Messina con percentuali del 10 per cento o poco più».
Le critiche dei grillini e le polemiche - «Musumeci si vergogni, prende in giro i siciliani facendo passare il messaggio che sul fronte rifiuti la situazione è sotto controllo», dice il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino. «In Sicilia non esiste alcun piano regionale dei rifiuti», prosegue. «È stato adottato, ma non approvato, un provvedimento di carattere temporaneo, definito erroneamente per semplificare piano dei rifiuti, che non sblocca nemmeno un euro di fondi comunitari». La replica del capogruppo di #diventeràbellissima: «A differenza del M5S, Nello Musumeci non fa demagogia né ha la presunzione di avere la bacchetta magica. Sin dall’inizio del suo mandato ha detto chiaramente che l’emergenza rifiuti in Sicilia è difficile e complessa da superare – ha dichiarato Alessandro Aricò -. La giunta regionale e il nuovo assessore Alberto Pierobon dopo i precedenti anni di stasi hanno messo in moto un meccanismo virtuoso, che per concretizzarsi esige inevitabilmente tempo, un iter burocratico, risorse economiche e soprattutto la collaborazione civica di tutti i siciliani per incrementare la raccolta differenziata».
Comuni virtuosi - Sono 146 i Comuni virtuosi nel campo della Raccolta differenziata premiati alle Ciminiere di Catania. Sono 37 i Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata prevista per legge (nel 2016 erano 23), 71 Comuni si attestano tra il 50% e il 65% di raccolta differenziata (nel 2016 erano 51); altre amministrazioni hanno ricevuto una menzione speciale perché raggiungono alte performance dovute all’avvio della raccolta porta a porta.
Tra i 38 Comuni oltre il 65%, primo assoluto Giardinello (Palermo), sesto Giuliana (Pa), seguito da Butera (Cl), Sambuca di Sicilia (Ag), mentre Joppolo Giancaxio (Ag) è dodicesimo, Ribera al diciassettesimo posto col 70,81. Tra i 70 Comuni oltre il 50% Alcamo ha ottenuto il primo posto con il 59,55% di differenziata, mentre Marsala il 55,16%, che le vale il terzo posto. Marsala è stata premiata perché è il primo Comune fra quelli più popolosi della Sicilia. «Abbiamo ridotto drasticamente - ha detto il vice sindaco di Marsala Agostino Licari, con delega alla Nettezza urbana, chiamato a ricevere il premio - il volume di rifiuti che alimenta un mondo grigio di interessi portati avanti dai gestori delle discariche, che finiscono per condizionare anche la Regione. La riduzione del quantitativo portato in discarica ha consentito anche di ridurre le tasse: un beneficio economico per i cittadini corretti, uno sprone per quelli che stentano ancora ad adeguarsi. In ogni caso, l’introduzione della tariffa puntuale farà in modo che ognuno avrà un interesse diretto a fare la differenziata».
La situazione a Trapani - Il servizio porta a porta viene assicurato dalla Trapani Servizi in tutta la città tranne che nella zona del cimitero e di via Virgilio, dove la raccolta dei rifiuti viene fatta dal personale del Comune, e la zona compresa tra il rione Sant'Alberto, Fontanelle e Villa Rosina dove, invece, la Trapani Servizi effettua la raccolta della spazzatura svuotando i cassonetti. Dalla scorsa settimana la Trapani Servizi ha cominciato a ritirare i cassonetti presenti nel centro storico e proseguirà anche questa settimana, fin quando, ribadiscono da Palazzo D'Alì, si arriverà alla rimozione completa su tutto il territorio comunale prevista per il 30 aprile. La Trapani Servizi, in realtà, in una nota ha ribadito che la rimozione dei cassonetti avverrà soltanto nelle zone servite dal porta a porta.
Dettaglio porta a porta a Trapani - Da Torre di Ligny fino al confine con Erice, tranne le zone servite dal Comune o attraverso lo svuotamento dei cassonetti, gli abitanti devono conferire i rifiuti agli operatori della Trapani Servizi seguendo il seguente calendario: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato l'umido ed il martedì ed il giovedì l'indifferenziato. Ma c'è anche un'altra possibilità per conferire l'umido, recandosi direttamente nelle postazioni mobili il lunedì, il mercoledì, il venerdì ed il sabato. Le postazioni mobili sono previste, dalle 7 alle 12 in piazza Vittime della Motonave Maria Stella, ex piazza Scalo D’ Alaggio; piazza Vittorio Emanuele; ponte Xitta; via Scularici – «ex scuola elementare comunale» a Napola/Mokarta; piazza Caduti di Nassirya a Fulgatore; strada Salinagrande, di fronte «ex Centro Cara»; strada Torre Marausa, sotto «cavalcavia Marausa»; strada Quartana a Guarrato; piazza Rilievo, strada Marsala. Mentre, dalle 14 alle 19 al piazzale Ilio; via Virgilio, strada adiacente il «mercato del contadino»; piazzetta Fra Michele Burgio; piazza Eschilo; via Puglia; campo Sorrentino, area parcheggio a Fontanelle Milo; via Baldassare Sardo a Villa Rosina.
Altri conferimenti Trapani - Gli abitanti delle altre zone comprese tra il rione Sant'Alberto, Fontanelle e Villa Rosina devono conferire l'umido solo nelle postazioni mobili e l'indifferenziato nei cassonetti. Per gli altri rifiuti potranno conferire, nelle postazioni mobili insieme agli abitanti delle zone servite dal porta a porta, la plastica solo il martedì la carta ed il cartone il 1° ed il 3° giovedì del mese ed il vetro ed i metalli il 2° ed il 4° giovedì del mese. Per questa tipologia di rifiuti sono attive solo quattro postazioni mobili: in piazza Vittime della Motonave Maria Stella, l'ex piazza Scalo D'Alaggio, ed al ponte Xitta dalle 7 alle 12 ed in via Puglia ed alla Strada Salinagrande, di fronte l'ex Cara, dalle 14 alle 19.