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23/04/2018 09:33:00

Trapani, Tranchida parla di turismo e invita People Fly: è polemica

 Fine settimana intenso per i candidati trapanesi, la campagna elettorale è iniziata con tanti incontri per il territorio della città. Peppe Bologna si è dedicato alle frazioni.

Sabato mattina presso il comitato di Giacomo Tranchida invece si è tenuto un incontro sul turismo.

Hanno partecipato Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana e presidente del Distretto Turistico, Luca Sciacchitano, candidato al consiglio comunale e Andrea Caldart di Peoplefly.

Il broker sardo punta a far atterrare su Birgi una serie di rotte nazionali e dei voli charter per i paesi dell'est: “Confronto plurale ed interessante - dichiara Tranchida - di certo emerge la diffusa opinione nel puntare ad una azione di marketing promozionale nei paesi di più ricca provenienza turistica ma collegati con vettori su Birgi e Palermo".

La riunione e le dichiariazioni di Peoplefly pare non siano piaciute a Roald Vento di “Trapani Riparte”, il candidato sindaco di riferimento è Vito Galluffo.

Per Vento l'errore del broker è stato quello di partecipare ad una riunione che si è tenuta in comitato elettorale per parlare dell'aeroporto di Trapani Birgi e del suo sviluppo, nervo scoperto di tutto il territorio provinciale, non dimenticando che la stessa società “Qualche anno addietro promise dei collegamenti che fallirono miseramente anche per assenza di prenotazioni”.

Il movimento Cinque Stelle a Trapani ha celebrato ieri la Giornata della Terra ripulendo il litorale di Marausa e di Misiliscemi. Plastica e rifiuti di ogni genere quelli raccolti per un totale di 200 chili.
Sulle spiagge c'era un vasto assortimento di bottiglie di plastica, di vetro, cartacce, pezzi di mobili, sedie di plastica da giardino, tubi e secchi di plastica, e perfino un televisore.
L'iniziativa dei grillini trapanesi non è stato un assolo, a loro si sono uniti dei turisti che si trovavano sul posto. Grande soddisfazione per il lavoro svolto: “Una parte infinitesimale della Terra ma per noi uno dei luoghi del vivere fino ad oggi rimasti estranei alla sensibilità di chi doveva amministrare la comunità dei trapanesi. L'attività di oggi è un primo passo di una volontà e di un rinnovato quadro di attenzione che il M5s metterà nella cura dei quartieri e delle contrade, cuore pulsante della città, quando avrà il governo di Trapani”.

Emerge in questa competizione elettorale il trend delle ultime amministrative: niente simboli di partito.
Il centrosinistra, Pd compreso, si presenta con una lista civica, i partiti sono sconfitti, hanno bisogno di linfa nuova che non hanno trovato, dunque meglio un simbolo civico.
Così è stato per Palermo, così sarà adesso per Catania e anche a Trapani.
Al bando le vecchie sigle che spesso sono una deminutio, l'elettore si sente più sicuro a votare chi è libero da simboli. Attenzione, si tratta di un escamotage, i partiti in fondo ci sono sempre. I candidati per la maggiore hanno un percorso all'interno di attività partitiche.
La democrazia nasce anche dalla libera espressione dei partiti, recuperarne il ruolo centrale è compito di una classe dirigente che li ha seppelliti.
Alta marea per il centrodestra che non c'è sui territori se non con sporadiche apparizioni. A Trapani poi è completamente spaccato, troppa tensione ma soprattutto troppi galli che vogliono dettare le condizioni. Così la riunione di ieri pomeriggio non ha sortito gli effetti sperati, torneranno a riunirsi. Non c'è la totalità di convergenza su Vito Galluffo. Forse la quadra la troveranno ad amministrative finite. Non vi ha partecipato la Lega di Salvini, che ha deciso di presentarsi con un proprio candidato sindaco e una lista.