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01/05/2018 06:00:00

Cutrona, Cgil: "Lavoro, in provincia di Trapani dati allarmanti. Così i giovani scappano"

 Filippo Cutrona, segretario generale della Cgil Trapani, tanto per cambiare ci sono dati sconfortanti per la nostra provincia che riguardano l'occupazione. In provincia di Trapani sono ben 36 mila i cittadini disoccupati. E' una crisi inarrestabile?

 

I dati dicono questo e vanno letti però in maniera dettagliata. Il numero dei disoccupati è allarmante ma è un dato che nasconde anche tante altre cose come il lavoro nero e quello precario, come altre forme di sfruttamento. Il dato è che continua ad aumentare la disoccupazione, negli ultimi due anni si sono persi 12 mila posti di lavoro, siamo al 3% in più di disoccupazione ma non siamo più l'ultima provincia siciliana, siamo al terzo posto dopo Messina e dopo Enna.

 

I disoccupati tra i 25 e i 39 anni sono il 33,9%, le donne il 27,9%...

 

Sono dati Istat e sono drammatici, siamo messi molto male.

 

C'è la possibilità che in molti di questi in realtà non siano disoccupati.

 

I numeri vanno letti con la consapevolezza di chi conosce il territorio, quei numeri nascondono il lavoro nero.

 

Bisogna incentivare l'emersione del lavoro nero.

 

E' necessario ragionare su come farlo emergere. Dobbiamo però tenere conto della crisi che ha attraversato il Paese e che da noi ha toccato livelli altissimi, a questo ci aggiungiamo che siamo in un territorio dove la mafia ha condizionato le scelte delle amministrazioni, le scelte politiche, ha creato condizioni di sviluppo solo per le proprie imprese. Solo per questo è necessario che chi pensa a voler rappresentare le istituzioni debba avere la consapevolezza di coinvolgere le associazioni intermedie e le imprese per trovare insieme vie di uscita. Se i dati che adesso abbiamo si manterranno ancora per tanti anni i territori si spopoleranno perchè i nostri ragazzi decideranno di andare anche all'estero.

 

Cosa si può proporre di concreto nell'ottica del lavoro per queste elezioni amministrative a Trapani e nelle altre città?

 

Lo dico con grande sincerità: incontrerò i candidati sindaci che me lo chiederanno. Ho incontrato Peppe Bologna perchè me lo ha chiesto. Puntare sul lavoro e non puntare su determinati strumenti, come i tavoli permanenti con le amministrazioni, è un impegno che si deve chiedere ai candidati. Dobbiamo provare a trovare soluzioni per ammodernare la provincia.

 

L'agenda è molto fitta....

 

Lo dico con rammarico, l'agenda non serve solo alle organizzazioni sindacali ma serve anche alle amministrazioni comunali. In questo cerchio manca un interlocutore importante che è la Provincia.