La Lega, a Trapani, indice una conferenza stampa in pompa magna con i deputati regionali, nazionali,i commissari e chi più ne ha più ne metta, per non dire nulla.
E' lo spreco della politica che si alimenta di comunicati stampa e di foto senza mettere mani, in questo caso, seriamente al programma elettorale per la città.
Ci si aspettava un nome di candidato sindaco, ci si aspettava la presentazione della lista e invece nulla di tutto ciò, solo chiacchiere.
Insomma il nome non ce l'hanno, anzi dicono di averne quattro sul tavolo.
Forza e coraggio, altri tre all'appello e i sette nani saranno tutti riuniti.
Assicurano che la lista c'è e che andrà da sola. Un grande successo, verrebbe da dire.
Servono alla Lega altre 24 ore di tempo, a Trapani , dicono i leghisti, è tutto molto complicato.
Il candidato non c'è, non ancora, del resto lo hanno detto loro: “Non dobbiamo vincere per forza”. Certo, si può decidere di perdere e recitare il mantra: “Non perdo mai, o vinco o imparo”.
Se le cose non andranno per il verso giusto la Lega convergerà su Vito Galluffo, piazzando qualche candidato in altre liste.
Su Galluffo ci potrebbero essere pure Forza Italia, i Sovranisti e Diventerà Bellissima, o meglio una parte del movimento che fa capo al coordinatore provinciale Paolo Ruggieri. Nicola Lamia è piazzato in lista con Peppe Guaiana, in appoggio a Tranchida, stessa indicazione per altri dirigenti locali.
A fianco di Galluffo sono arrivati i “Futuristi” di Francesco Salone, che dopo avere lasciato la coalizione di Tranchida si sposta sull'asse originario del centrodestra. Ultimi incontri anche per Tonino d'Alì che con molta probabilità, insieme ai suoi amici, sarà della partita dell'avvocato penalista.
Cambio in casa del candidato sindaco Peppe Bologna, via il simbolo editoriale dei Cinque Stelle, seppure con colori diversi creerebbe confusione nell'elettore.
Lo decidono insieme, senza alcun litigio, Bologna e Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco grillino.
Il candidato di Telescirocco ha posto l'attenzione sullo stato di degrado in cui versa il verde pubblico, prevede nel suo programma di affidare le stesse aree ai vivaisti e ai fiorai: “Ogni area potrà anche esser un sito d’esposizione e di coltivazione, a patto che se ne assicuri la manutenzione, che si provveda ad attrezzarla con un mini parco giochi per bambini, con panchine e che se ne consenta l’accesso, seppur regolamentato, ai cittadini”.
Bologna nelle ultime settimane ha evidenziato la necessità di creare un rifugio per i randagi e il servizio del 118 veterinario.
Ad intervenire sulla materia è stato Enrico Rizzi, presidente del N.O.I.T.A., ricordando che il "118 veterinario" esiste da diversi anni, previsto dalla legge regionale numero 15 del 2000: “Il problema principale, dice Rizzi, è che il Comune paga dopo anni e spesso gli ambulatori veterinari convenzionati bloccano il servizio, proprio per questo motivo. Andrebbe pertanto solo rivisto il servizio, ripristinando le lacune ed eliminando i disservizi. Trapani è dotata di canile in C.da Cuddia, bisognerebbe farlo funzionare”.
Rizzi, infine, consiglia a Bologna di concentrarsi sull'istituzione “dell'U.D.A. (Ufficio Diritti Animali) con la nomina del Garante che potrà occuparsi in tutta la città della tutela degli animali, facendo diventare la città più sensibile ai temi animalisti che stanno a cuore all'oltre 80% degli italiani”.