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06/05/2018 06:00:00

Polo Museale di Trapani, Luigi Biondo:"Non siamo autonomi, non possiamo fare manutenzione"

Architetto Luigi Biondo, direttore del Polo Museale di Trapani, commentiamo i dati dei musei e delle aree archeologiche nel 2017 che vedono diminuire gli incassi e aumentare gli ingressi gratis. Qual è la situazione in provincia di Trapani?

La situazione non è stata ottimale per tutto il 2017. La crisi delle presenze turistiche si è fatta sentire, la crisi del nostro aeroporto ha comportato delle ricadute pesanti su tutti i nostri siti. Ricordo che abbiamo diciassette siti nella provincia di Trapani gestiti dal Polo Museale della Sicilia occidentale. Fra questi Trapani, Marsala, Mazara il Museo del Satiro, Partanna e Favignana. I risultati sono stati mediocri per Mazara del Vallo e il Museo Pepoli, sono stati abbastanza confortanti per Marsala che era stato quasi due anni chiuso per lavori e sono molto buoni per Favignana, per l’ex Stabilimento Florio.

In provincia di Trapani, l’area di Segesta si conferma prima per incassi e visite, per l’esattezza i visitatori nel 2017 sono stati 334.000 per un incasso di un milione e 382.000 euro, invece a Selinunte, 271.000 visitatori per un incasso di 1 milione e 58mila euro, poi tutti gli altri staccati. Il dato che emerge è quello degli ingressi gratuiti. Può spiegare questa cosa?

Sì, è un dato che può sembrare negativo ma a mio modo di vedere è estremamente positivo. Ormai da diversi anni l’unico modo per avere l’ingresso gratuito è quello di avere un’età inferiore di diciotto anni. Questo incremento è positivo perché significa che i ragazzi, gli studenti, finalmente vanno nei musei. Certo, visto dal punto di vista contabile può sembrare un fatto negativo, ma abbiamo una crescita, soprattutto al Pepoli e a Marsala per le scolaresche, il che non può che essere positivo.

Architetto Biondo è stata approvata la manovra finanziaria della Regione Sicilia, è soddisfatto delle misure per i beni culturali?

Guardi le vorrei conoscere meglio, perché l’approvazione del bilancio non dà la possibilità di leggere i capitoli, questo avverrà soltanto quando ci sarà la registrazione della finanziaria. Da quello che si legge, dovrebbe esserci una nuova attenzione ai beni culturali. Attenzione ai musei, alle aree archeologiche e al personale che ormai è ridotto all’osso. Spero che sia di buon auspicio l’inserimento di dati nuovi e attenzione nuova nella nostra finanziaria perché c’è bisogno d’investire per ottenere di più.

Il testo approvato permetterebbe all’assessorato ai Beni Culturali di trattenere il 50% del 2018 e il 70% del 2019 degli introiti dei biglietti. C’è sempre stata molta confusione sui biglietti e sugli incassi. C’è chi pensa che gli introiti vanno direttamente al singolo museo, invece, così non è, si inseriscono in un circuito regionale per poi essere smistati alle varie aree archeologiche e ai vari musei. Nei giorni scorsi a Marsala abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sul Parco Archeologico pieno di erbacce, dove il Decumano Massimo non si vede più. Quando verrà sistemato, sicuramente è tutto legato alla finanziaria ma la stagione sta per cominciare. Che notizie e tempi può dare lei?

E’ opportuno chiarire questo capitolo. In Sicilia è stata solo parzialmente applicata la famosa legge Franceschini che dava autonomia gestionale ed economica ai musei e alle aree archeologiche. In Sicilia è successo in pochissimi casi, nella nostra provincia solo a Selinunte, poi ad Agrigento, a Taormina e in pochi altri siti. Noi non abbiamo nessuna autonomia e per qualsiasi impegno economico di lavoro e manutenzione dipendiamo dal bilancio e dall’assessorato ai Beni Culturali che, come avete detto voi, è stato approvato da poco ma per passare alla fase operativa ha bisogno almeno di altre due settimane per l’impegno della cifra che noi abbiano chiesto già a gennaio. Purtroppo per noi questa è una fase difficile, ad oggi non abbiamo la pulizia, non possiamo far funzionare i nostri ascensori ecc.. Spero sia una soluzione immediata quella che si voglia predisporre a livello di dipartimento, sappiamo che questo è il periodo clou dell’anno con la presenza maggiore di visite turistiche e poi a settembre e ottobre. Stiamo lavorando a Marsala grazie alla collaborazione con il Comune di Marsala e con le università di Amburgo e Ginevra che scavano e lavorano dentro il nostro parco archeologico dopo tanti anni di stop. Mi auguro una maggiore attenzione dei cittadini che hanno chiesto con forza l’apertura del Decumano almeno nella prima domenica del mese ma purtroppo non sono state registrate presenze significative per questa occasione che a mio modo di vedere è molto interessante ed è gratuita.