I giovani aspiranti professionisti, laureati e diplomati, potranno svolgere praticantati e tirocini in studi professionali e aziende non più in una sorta di forma di volontariato, ma pagati. Il tutto non graverà sulle casse dei privati che ingaggiano un apprendista. L'assessorato regionale al Lavoro ha infatti predisposto un decreto che stabilisce l'erogazione di un piccolo stipendio di 600 euro al mese per gli apprendisti professionisti. Somme erogate dalla Regione che attingerà dalla programmazione europea 2014-2020, un piano da 15 milioni di euro.
Il provvedimento che dovrà firmare l'assessore Mariella Ippolito riguarderà tutte e trenta le professioni disciplinate da un ordine professionale, il cui accesso è vincolato al superamento di un esame di abilitazione. Il provvedimento mirerebbe a ridurre quella ingiusta consuetudine che vede aspiranti ingegneri, avvocati, commercialisti, infermieri e altro, dover affrontare periodi di vero e proprio volontariato presso studi professionali non pagati dai privati (se non con qualche "regalino" in nero) per ottenere l'abilitazione professionale. Il provvedimento avrà natura sperimentale, e i tirocinanti che potranno farne uso dovranno avere dai 18 ai 35 anni. Inoltre sono stabiliti dei paletti: per quelle professioni che richiedono la laurea l'aspirante professionista dovrà aver conseguito la laurea con una votazione di almeno 90/110. Per quelle professioni per cui basta il semplice diploma la votazione minima per accedere al programma è di 70/100. Il tutto fino ad esaurimento della dotazione. L'indennità non potrà durare più di un anno.