Giovanni Coppola, candidato sindaco a Valderice. E' in difficoltà nel dire che sarà in continuità con Mino Spezia, sindaco uscente?
No, assolutamente. Tutti conoscono la mia storia, se qualcuno mi vuole affiancare a chi in questi anni ha risanato le casse del Comune allora siamo in continuità, se invece dobbiamo guardare al domani diciamo che siamo la continuità dinamica. Così si chiama la nostra proposta politica “Dinamica”, questa sarà la nostra azione amministrativa.
L'altra parte è statica?
L'altra parte non lo so cosa è, noi sappiamo cosa vogliamo essere a cominciare dall' 11 giugno.
E cosa vuole essere lei dall'11 giugno?
Sono assessore da due anni e mi sono occupato di ambiente, di Polizia Municiapale e ho risanato il Bilancio di questo Comune. Abbiamo inaugurato la stagione delle ristrutturazioni del centro, della viabilità e di tante altre cose che abbiamo messo in moto. Dopo anni di difficoltà perchè quello che abbiamo ereditato non è stata una grande cosa, da anni a Valderice non si rispettava il patto di stabilità. Il Comune adesso può dare risposte nuove ai cittadini, prima di pensare ai grandi progetti è importante pensare ai servizi da garantire ai cittadini a cominciare dalla viabilità. C'è un progetto per procedere alla riqualificazione urbana.
Quanto è pesato a Mino Spezia non ricandidarsi? Era pronto ad affrontare la candidatura e poi pare ci sia stato il veto di Giacomo Tranchida...
A Spezia non è costato nulla perchè è stata una sua libera scelta di non ricandidarsi, ritenendo che in questo periodo storico fosse meglio fare un passo di lato. E' impegnato con noi nella campagna elettorale per dare a Valderice un punto certo nell'amministrazione.
Il suo competitor Stabile, in una nostra intervista, ha detto che ai valdericini che bisogna ridare fiducia e speranza. Lei non è daccordo?
La speranza deve essere un obiettivo da raggiungere, si vota ogni cinque anni proprio per rilanciare e rinnovare l'azione amministrativa, bisogna dare speranza e fiducia in un domani migliore che già stiamo costruendo. Non sono stati cinque anni spesi male ma cinque anni spesi per rilanciare Valderice.
A Valderice ci sono le più belle ville del territorio, si potrebbe pensare a riqualificarle dando forza all'agroericino?
Valdericine è uno dei Comuni più belli della provincia, dobbiamo riscoprire questa risorsa. Le ville sono di proprietà privata e il Comune non può intervenire ma possiamo incentivare la promozione territoriale.
Ci potrebbe essere la possibilità di creare un unico Comune con Erice vetta?
In un momento in cui i confini territoriali valgono sempre meno, non ha senso unirsi in forme posticce. I Comuni hanno tutti il dovere di stare insieme, Valderice ha iniziato con il sindaco Blunda costituendo l'unione dei Comuni Elimo-Ericini ed è uno strumento che va potenziato.