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08/05/2018 07:09:00

Elezioni, Trapani: l'addio di Savona al Pd, Santangelo accusa Tranchida sulle firme

 A Trapani scorre il fiume inarrestabile della campagna elettorale, a breve scadrà il termine per la presentazione delle liste e dei relativi programmi.

Passa sotto traccia la presa di posizione di Piero Savona, ex candidato sindaco della città nel non lontanissimo 2017.
Savona si dimette dal Partito Democratico e lascia così la politica, un divorzio, che seppure avviene nel silenzio dei suoi amici compagni, non può passare come un nulla di fatto.
Il PD al momento non affronta la situazione, non è conveniente specie in campagna elettorale. Eppure ad andare via non è l'ultimo degli iscritti ma un ex candidato che ha portato al partito circa 16 mila voti. Non saranno tutti suoi, certo, ma la faccia si, come il coraggio di imbattersi in una competizione, quella dell'anno scorso, che ha portato più ombre che luci e che ha lasciato la questione morale sospesa.
Chiude la porta Savona, nessuno cerca di capire fino in fondo il perché
di tanta amarezza e di una presa di coscienza che va oltre le singole posizioni politiche.

Ad amministrative finite c'è chi vorrà dire la propria, su questa linea è Francesco Brillante candidato al consiglio comunale in appoggio a Giacomo Tranchida ma soprattutto segretario comunale del PD. I due sono molto amici, c'è una stima reciproca che travalica il partito.

Savona molla il PD ma non è detto che abbandoni la politica definitivamente, del resto ha già detto che guarderà, in questa competizione, al candidato sindaco che avrà un programma adeguato per la città di Trapani e che non trascuri la questione morale.

Presentato ieri alla stampa Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco del movimento Cinque Stelle. Accanto a Mazzonello anche la lista al completo dei ventitre candidati con una età media dei 38 anni, sono tutti alla loro prima esperienza politica, legati al mondo dei professionisti e dell'imprenditoria. Undici di loro erano già candidati per il movimento alle scorse amministrative.
Sono dieci i punti del programma che spazia dalla viabilità alla nuova rete verde urbana, alla riqualificazione del litorale, dallo sport all'attenzione verso le periferie.
Mazzonello non è abituato alle luci della ribalta, glissa sui suoi avversari politici.
Determinato,invece, il senatore Maurizio Santangelo che ha dei dubbi sulla composizione delle liste dei competitor ma soprattutto sulla raccolta delle firme. Non faranno confronti, non è necessario. Il movimento Cinque Stelle ha un solo competitor che è Giacomo Tranchida, con lui Mazzonello è disposto a fare il confronto.
Duro Santangelo che riconosce di avere avuto un grande consenso alle ultime nazionali: “Un trapanese su due ha votato m5s. Dall'altra parte c'è sempre quel meccanismo che porta alla formazione di più liste, con centinaia di candidati, come se il popolo trapanese fosse fatto di pecore”.

Poi il riferimento al candidato Tranchida che ha allestito tante liste: “ A Trapani ci sono candidati che stanno facendo fino a 8 liste, dietro queste liste civiche si trova di tutto e di più. Questi devono avere circa 4 mila firme. I cittadini trapanesi non possono firmare per legge più di una lista. Non ho visto file dietro lo studio di qualche notaio. Se stanno ultimando le liste, ritengo che gli elenchi siano completi, allora che vengano resi noti quali siano i candidati nelle varie liste. Si deve rispettare la legge. Di questo parlerò col Prefetto”.

L'ufficializzazione di Bartolo Giglio quale candidato sindaco della Lega e dei Sovranisti ha fatto dimettere Giorgio Garsia Aiuto dalla carica di commissario cittadino di Noi con Salvini.
Garsia Aiuto non ha condiviso la scelta di Giglio poiché espressione dei Sovranisti che fanno capo a Livio Marrocco ma non c'erano alternative, la Lega non aveva un candidato sindaco da proporre e nemmeno una lista.
Lo stesso commissario si è dimesso e al suo posto è stato nominato il radiologo Marcello Campione.

Guerra aperta in Diventerà Bellissima trapanese, Peppe Bica insieme ad altri dirigenti e a Nicola Lamia hanno espresso il loro appoggio alla candidatura di Giacomo Tranchida, in contrapposizione alla determinazione del coordinatore provinciale del movimento, Paolo Ruggieri,che ha indicato l'appoggio a Vito Galluffo.
Il comunicato di Bica e compagnia è firmato da “Diventerà Bellissima dell' agro ericino”, prendono atto della rinunzia del centrodestra “ufficiale” ad esprimere una candidatura. Lo scenario, scrivono, è quello di partenza “Quello di due coalizioni civiche e trasversali che si contrappongono l’una all’altra. Queste fanno rispettivamente capo a Giacomo Tranchida ed a Vito Galluffo”.
Poi la stoccata contro Ruggieri ritenendo illegittima la sua determinazione avvenuta, dicono, senza che il coordinamento provinciale venisse riunito.
A mettere a tacere le polemiche è stato Raffaele Stancanelli, coordinatore regionale del movimento che fa capo a Nello Musumeci, presidente della Regione.
La scelta è quella per le amministrative di non presentare il simbolo ma allo stesso tempo di appoggiare il candidato che è posizionato con le altre sigle di partito che governano la Regione. Dunque la scelta è quella di Vito Galluffo che ha incassato anche il si di Forza Italia e di Popolari e Autonomisti-Idea Sicilia.
Il coordinatore regionale va altro confermando fiducia all'operato di Paolo Ruggieri, indicandolo come l'unico legittimato a tracciare la linea del movimento in provincia.