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08/05/2018 06:00:00

Trapani. Peppe Guaiana: "Sto con Tranchida e non sono un trasformista"

Peppe Guaiana, candidato al consiglio comunale di Trapani con la lista “Amo Trapani”. Avete ufficializzato la lista per blindarla, perchè vi rubavano i candidati?

 

Diciamo che si è verificato un po' di cannibalismo e abbiamo deciso di presentare la lista. E' una lista formata prevalentemente da anime di centrodestra che hanno sposato questo progetto mettendoci il cuore perchè innamorati del proprio territorio, indossando la maglia del Trapani.

 

Guaiana, questo centrodestra dove si trova? E' con lei nella sua lista...

 

In merito al centrodestra la situazione è un po' complicata, il mio orientamento politico è stato sempre di centrodestra. Nella nostra coalizione c'è anche l'UDC, con l'assessore regionale Mimmo Turano. A questa campagna elettorale non si deve dare il taglio di destra o sinistra, abbiamo un territorio mortificato e allora l'impegno deve essere quello comune per il territorio.

 

Nella sua lista c'è Nicola Lamia, esponente di Diventerà Bellissima?

 

Certo, c'è Lamia. Ma ci sono anche altri esponenti come Lele Barbara, Giuseppe Peralta, Peppe La Porta. Ci sono soggetti che hanno avuto incarichi già in altri consigli comunali e non solo del territorio di Trapani come Anna Rosa Venturini, Giovanni Maltese, Quansito Tartamella e altri candidati di peso come la dottoressa Doria. Abbiamo cucito un progetto valido, riconosciamo che il territorio deve partire dalla normalità.

 

Che cosa è successo con Franco Briale? Perchè questo veto e poi la rottura dell'alleanza?

 

Niente di personale con Briale ma solo una discontinuità politica con l'amministrazione di Vito Damiano. Abbiamo inserito nell'accordo di coalizione con Giacomo Tranchida il punto secondo cui non ci saranno candidati che hanno assunto ruoli di governance con Damiano. I “Futiristi” hanno prima emesso un comunicato stampa di appoggio a Tranchida, se adesso vanno dall'altra parte sono fatti loro. Io sono una persona coerente tanto da avere subito un omicidio politico alle ultime regionali.

 

Lei non avanza ruoli di governance tranchidiana?

 

No, non ci sono proposte in tal senso.

 

Ma Tranchida dove lo trova un altro candidato come lei che porta 1600 consensi? La politica si fa con i numeri...

 

La politica si fa con i numeri ma si fa soprattutto partendo dai programmi e questo deve essere valido. Nessuno è alla ricerca di poltrone, la politica è servizio. Nessuno è salito sul carro del vincitore, perchè la battuta che si fa è questa. Credo che tutta la coalizione sia il carro di Tranchida. Io non ho fatto nessun trasformismo, se di questo mi accusano, ho solo indossato la maglietta della città di Trapani. Se qualcuno pensava, dopo quello che ho subito alle regionali e dopo il mio sacrificio, che continuassi ancora a giocare ha sbagliato di grosso. Ora è il tempo dei fatti non delle parole.