«Sembra che la politica che fintamente si propone per nuova continui a fare passi indietro e sento ancora parlare di termovalorizzatori, gassificatori, tutti termini per edulcorare la termodistruzione con gli inceneritori. È quanto accade a Trapani in queste ore dove il candidato sindaco Tranchida propone un termovalorizzatore per risolvere il problema dei rifiuti».
Lo ha detto la deputata regionale all'Ars, del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri.
«Una copiosa disciplina in materia di rifiuti si propone di tutelare l’ambiente e di garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, eppure continuiamo a sentire proposte come quelle di Tranchida. Il M5s non permetterà che tecnologie di questo tipo possano costruirsi, o, quantomeno, possono essere presi in considerazione solo come ultima ratio, e dopo tutta una serie di passi obbligatori da compiere dai quali siamo ancora lontani, che probabilmente poi renderebbero inutile la loro costruzione (soprattutto se si fa bene la differenziata)».
«Fra l'altro le impiantistiche in provincia di Trapani per chiudere il ciclo dei rifiuti già sono state approvate e autorizzate da tempo, dalla SRR TP nord e dalla regione, e i finanziamenti (Patto per il Sud) già destinati da qualche anno, quindi una Politica responsabile dovrebbe spingere per farla realizzare anziché pensare a nuovi impianti che non sono neppure previsti. Il piano stralcio sui rifiuti che anticipa i contenuti strategici del Piano rifiuti regionale non prevede alcun impianto di incenerimento. Una proposta del genere è già stata avanzata per Calatafimi - Segesta, ci siamo opposti, come ci opporemo a Trapani. Per Trapani, come ho segnalato in un odg che è stato accolto in aula da Musumeci, c'è già la proposta per l'ampliamento della discarica di contrada Borranea con impianto TBM, che si spinga in questa direzione e si migliori la raccolta differenziata».
«Infine un po' di normativa di riferimento: L’ art . 191 del TFUE, individua una politica ambientale dell’Unione ispirata ad un elevato livello di tutela fondata sui principi di precauzione e di azione preventiva. La Direttiva 2008/98/Ce (recepita con il D. LGS 205/2010 ) del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 costituisce un quadro giuridico per i rifiuti in ambito europeo, una delle sue principali finalità è l’implementazione di tecnologie impiantistiche a basso impatto ambientale che consentano un risparmio di risorse naturali. L’Unione europea, in forza del VII Programma d’ Azione per l’Ambiente, si è prefissata l’obiettivo di proteggere l’ambiente, nonché la salute dei cittadini riducendo l’impatto negativo della gestione dei rifiuti. Si è altresì prefissata di incoraggiare la transizione verso un'economia verde. La Comunicazione “ Verso una economia circolare ” della Commissione al Parlamento Europeo del 2 luglio 2014 getta le basi per il superamento della materia dei rifiuti dall’ambito della gestione degli stessi, per travalicare nell’intero processo industriale».
«Oggi continuare a parlare di termovalorizzatori è negare il futuro per rimanere abbarbicati al passato».