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13/05/2018 06:00:00

La Colombaia di Trapani. Monumento abbandonato e mancata risorsa del territorio

La provincia di Trapani non manca certamente né di storia né di monumenti, luoghi e beni culturali che ne costituiscono allo stesso tempo essenza e testimonianza. Pochi giorni fa abbiamo raccontato la storia del Castello di Calatubo di Alcamo (potete leggerla qui), oggi vi raccontiamo quella della Colombia di Trapani, chiamata anche Torre Peliade o Castello di mare.

La storia - La Colombaia è uno dei migliori esempi di architettura militare in Sicilia, con più di 2000 anni di storia. Nel 249 a.C. ci fu a Trapani un'importante battaglia navale che vide i Romani sconfitti dai Cartaginesi. Due anni più tardi però il console romano Numerio Fabio Buteone attaccò e conquistò in una sola notte l'isolotto della Colombaia.

Sotto i romani, la torre, costruita su un isolotto, cadde in abbandono e fu ridotta a nido di colombe, che erano state usate come comunicazione. Durante quel periodo probabilmente divenne sede del culto pagano della dea Venere Ericina, della quale le colombe erano animale sacro. Furono gli Arabi in seguito a restaurarne l'uso come faro.

L’attuale forma ottagonale risale al periodo medievale, quando venne ricostruita dagli aragonesi. Fu ampliata intorno al 1400, e divenne una fortificazione durante il regno di Carlo V, per difendere la città dalle incursioni barbaresche. Le ultime trasformazioni le subì nell'XVII secolo su ordine del viceré Don Claudio Lamoraldo, Principe di Ligny. Dismessa la destinazione militare, venne trasformata in prigione dai Borboni, dopo i moti del 1821 e fino al 1860 ospitò i patrioti siciliani del Risorgimento, tra cui Michele Fardella, barone di Mokarta, che fu sindaco di Trapani nel 1861.

Utilizzata come carcere fino al 1965, quando fu inaugurato il nuovo carcere di Trapani, è poi caduta in stato d'abbandono. Negli anni novanta venne restaurata la torre pericolante, mentre sul resto del castello la soprintendenza regionale dei Beni culturali non poté intervenire perché appartenente al demanio statale.

Le tappe recenti della storia della Colombaia e lo stato di abbandono - Nel 2009 è stata scelta dal Fondo per l'Ambiente Italiano come Luogo del cuore degli italiani, purtroppo perchè si trovava in stato di abbandono e necessitava di urgenti interventi di restauro. Il 3 dicembre 2010 altra data importante. E’ stato firmato, infatti, dal Presidente della Repubblica, il decreto che trasferisce il bene dallo Stato alla Regione Siciliana. Da allora si è in attesa di un restauro soltanto annunciato e mai realizzato. Dopo la messa in sicurezza, di una sua parte, è stata di nuovo abbandonata a se stessa e negli ultimi anni ma anche di recente è stata oggetto di vandalismo, danneggiamenti vari e del furto dei cavi dell’impianto elettrico

L'associazione Salviamo la Colombaia - Da 16 anni a cercare di tutelare, promuovere e sollecitare il restauro ci pensa l’associazione “Salviamo la Colombaia". L’associazione per farlo non solo sollecita le amministrazioni pubbliche per smuovere quel sistema politico/burocratico che blocca tutto da troppo tempo ma per tenere alta l’attenzione ha ritenuto necessario coinvolgere i cittadini organizzando visite guidate, conferenze, riproduzione di documenti, emissione di francobolli, la riproduzione dell’immagine del castello sull’elenco telefonico del 2011, e ancora, cartoline e annulli postali, rassegne fotografiche e concorsi di pittura e tante altre iniziative.

Colombaia Day - Ogni anno l'associazione organizza il Colombaia Day. Quest’anno sarà alla sua undicesima edizione e si terrà alla fine di maggio alla Lega Navale. Il 26 maggio di pomeriggio si terrà un convegno e il 27 di mattina la visita alla Colombaia. “Un evento che ha sempre suscitato l’interesse dei trapanesi, ma che riteniamo, non basti a fare considerare la Colombaia come un bene di inestimabile valore storico e architettonico e nemmeno a fare ricordare l’esigenza che venga ristruttura-ta nel più breve tempo possibile - le parole di Luigi Bruno, presidente dell’associazione -."

La Colombaia purtroppo oggi è diventata da simbolo di storia trapanese e siciliana, simbolo di abbandono, e di una mancata risorsa e ulteriore spinta che potrebbe dare al turismo della città e dell’intera provincia e che, invece, non si riesce a ristrutturare e valorizzare.