"Mio figlio non è mai stato minaccioso con la madre", così ha risposto davanti al Tribunale di Trapani presieduto da Piero Grillo, il padre del 37enne Nicola Bannino, accusato del tentato omicidio e di maltrattamenti nei confronti della madre e di violazione del domicilio ai danni di una ragazza.
Un’udienza ancora una volta drammatica, sospesa a causa del comportamento dell’imputato che è in cura con psicofarmaci dal 2001. Secondo il perito nominato dal Tribunale, all’epoca dei fatti la capacità di intendere e volere di Bannino sarebbe stata ridotta e che la detenzione in penitenziario non sarebbe utile alla cura della sua patologia. Il padre dell'imputato ha detto che il figlio non è mai stato minaccioso con la madre e che non litigavano. I fatti risalgono al 15 febbraio del 2017. E' quello il giorno in cui Bannino avrebbe tentato di strangolare la madre, anche se è stato arrestato nel mese di maggio quando sarebbe emersa la sua pericolosità.
Sentita dal tribunale anche la ragazza nei cui confronti il Bannino avrebbe compiuto la violazione di domicilio dicendole «devi arrivare illibata al matrimonio, altrimenti ti prendo a schiaffi». La ragazza ha sostenuto di non conoscere l'imputato e di averlo visto solo una volta. E' probabile che l’avrà scambiata per la fidanzata. Prossima udienza fissata il 25 giugno.