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15/05/2018 21:34:00

Trapani, elezioni: la foto di Sveglia con Giambalvo

 Sta facendo molto discutere a Trapani la foto che riprende, al tavolino di un bar, Nicola Sveglia, candidato al consiglio comunale con Giacomo Tranchida, e nipote dell'ex deputato Paolo Ruggirello, insieme a Lillo Giambalvo. Chi è Giambalvo? E' il famoso ex consigliere comunale, politicamente vicino proprio a Ruggirello,  che in un'intercettazione si vantava di essere andato addirittura a caccia con Matteo Messina Denaro. Giambalvo è stato arrestato, processato, poi assolto: ha detto che si era inventato tutto, giusto per darsi un tono. 

La foto ha scatenato la reazione dei Cinque Stelle, e una tirata d'orecchie a Nicola Sveglia da parte di Giacomo Tranchida che ha chiesto spiegazioni.

Lui, Sveglia, replica pubblicando il suo certificato penale (che tempi tristi, ragazzi...) e parla di una "incomprensibile gazzarra priva di qualsivoglia ragione di fondo". Ecco cosa dichiara Sveglia: 

"Ritengo doveroso precisare che la foto pubblicata da soggetti non meglio identificati si riferisce ad un incontro casuale con una persona che conosco e con la quale non vi è stata alcuna interlocuzione politica sottolineo alcuna interlocuzione politica.
La mia storia personale non consente a nessuno e dico nessuno di ipotizzare o soltanto immaginare che ci siano oscure manovre o ragioni elettorali che abbiano animato il mio agire.
Da sempre opero con trasparenza nel rispetto delle regole e facendo della legalità non solo una ragione del mio operato politico ma anche obiettivo che pretendo sia seguito da tutti coloro che operano nel pubblico interesse.
Quanto avvenuto oggi è grave e strumentalmente utilizzato solo per compiere volgari attacchi alla mia persona e al candidato sindaco Giacomo Tranchida; non posso che essere dispiaciuto dall’intera vicenda come già detto per me incomprensibile.
A scanso di equivoci invito coloro che oggi si scagliano contro la mia persona al solo scopo di creare un clima inadatto alla campagna elettorale, forse perché ormai consapevoli dell’imminente sconfitta, a trovare nella mia persona e nella mia storia politica una sola macchia che giustifichi tanto livore; ricordo ai più distratti che sono tra coloro che hanno votato la cittadinanza onoraria al Prefetto Sodano quando in tanti, anche dentro l’amministrazione, non intendevano concedere questo giusto riconoscimento".

Questa la nota dei Cinque Stelle:

«Apprendiamo di uno sfogo del candidato sindaco per Trapani Giacomo Tranchida che, in una delle sue pagine Facebook, chiede pubblicamente a un candidato di una delle sue sette liste, Nicola Sveglia, di dare spiegazioni per una foto che lo ritrae con l'ex consigliere comunale di Castelvetrano, Lillo Giambalvo, balzato all'onore delle cronache nazionali per aver tessuto le lodi del latitante mafioso Matteo Messina Denaro. Tranchida auspica «cambiamenti, sopratutto culturali e comportamentali». Il M5s è lieto che il candidato Giacomo Tranchida si sia accorto della profonda contraddizione tra il suo dire e il suo fare. Peccato che queste lacrime di coccodrillo giungano a liste già formate. Forse avrebbe fatto meglio, Tranchida a porre filtri ed argini ben prima della composizione di ben sette liste a suo sostegno. Ora è troppo tardi, come ben egli sa, le candidature se presentate non possono essere ritirate, ma può almeno chiedere al diretto interessato di rinunciare all'impegno politico della campagna elettorale . I tanti cittadini onesti e perbene candidati nelle sue liste cosa dovranno aspettarsi ancora? A cosa è servito il codice etico che è stato proposto e fatto firmare ai suoi candidati e proposto a tutti».

Il M5s dal canto suo, stamani, prima del deposito delle liste ha chiesto agli assessori in pectore di firmare una dichiarazione di impegno etico nella quale essi dichiarano di non essere iscritti alla Massoneria o ad altra associazione assimilabile poiché come si legge nel preambolo della dichiarazione «chi aspira al conferimento di un incarico pubblico è portatore (e di ciò deve essere consapevole) di un obbligo di trasparenza nei confronti della collettività che implica la possibilità di conoscenza, da parte dei cittadini, di profili della propria personalità e delle proprie opinioni e attitudini, sia come singolo che in qualità di appartenente al contesto sociale nel quale si esplica la propria attività: ciò è tanto più vero in relazione all’espletamento del mandato politico».