Papa Francesco in Sicilia. E non a Marsala, come falsamente annunciato da un sito locale qualche mese fa. Il Santo Padre sarà a Palermo e Piazza Armerina, a Settembre, nel ricordo di Padre Puglisi.
La notizia, che già circolava da giorni nell’isola, è stata comunicata oggi attraverso il bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Il Pontefice visiterà le diocesi di Piazza Armerina e di Palermo il 15 settembre prossimo, una data molto importante per il capoluogo siciliano, poiché quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di don Giuseppe Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio ucciso dalla mafia “in odio alla fede”, la sera del suo 56° compleanno, davanti al portone della propria abitazione.
Don Puglisi è stato beatificato a Palermo il 25 maggio del 2013, alla presenza di oltre 80mila persone – fra le quali 50 vescovi e 750 sacerdoti provenienti da ogni parte d’Italia – nella grande spianata del Foro Italico; ed è facilmente prevedibile che, in quella stessa area metropolitana, il prossimo 15 settembre, migliaia di persone attenderanno l’arrivo di Francesco.
In don Pino Puglisi diventa cristianamente eroico e straordinario il suo “ordinario” ministero presbiterale vissuto come servizio a Dio e all’uomo, senza troppi clamori e con quella serena consapevolezza di essere un semplice strumento nelle mani di Dio e nient’altro.
La sua azione educativa intendeva contribuire al cambiamento della mentalità e della visione della vita, con l’unico e preciso scopo di favorire la maturazione della fede del popolo che gli era stato affidato. «La sua azione pastorale – hanno dichiarato i vescovi siciliani – nella logica dell’incarnazione si è svolta nella ferialità di una vita “normale”, senza compromessi, senza protagonismi, senza vetrine mediatiche, testimoniando nella quotidianità della vita la fedeltà al suo ministero sacerdotale e l’amore alle persone a lui affidate».
Insomma uno di quei preti che a Papa Francesco sarebbe piaciuto molto, e che il Pontefice stesso ha scelto di omaggiare in occasione dell’anniversario del suo martirio.