Un approccio moderno, ecosostenibile e che sappia valorizzare la vocazione turistica della linea di costa di Bonagia, puntando sulla riscoperta e salvaguardia del suo habitat endemico. Sono queste le linee guida emerse venerdì nel corso dell’incontro di studio sul “Porto di Bonagia, prospettive di sviluppo sostenibile” organizzato dal Movimento 5 Stelle di Valderice. Al convegno erano presenti, per un indirizzo di saluti, la candidatansindaca, Marcella Mazzeo, Maurizio Santangelo e Alessandro Barracco, portavoce del M5S rispettivamente al Senato e al Comune di Erice. Ma non è stata, quella di ieri, una occasione di approfondimento politico, tant’è che la parola è stata subito lasciata agli esperti, Rocco Ricevuto e Giovanni Curatolo, profondi conoscitori in ambito internazionale di tematiche portuali e ambientali, che hanno delineato un quadro puntuale e circostanziato del waterfront di Bonagia.
Esclusa la possibilità di realizzare imponenti opere che prevedano la cementiificazione invasiva e lo stravolgimento della linea naturale della costa. E’ emerso che il porto di Bonagia dovrà dotarsi di strutture a impatto ambientale zero, grazie anche a moderne tecnologie che, escludendo l’uso di “cantieristica pesante”, riescano a garantire la messa in sicurezza del porto, salvaguardando nel contempo il ciclo vitale della posidonia che assolva una funzione insostituibile per il mantenimento dell’ecosistema. Ai lavori hanno preso parte con i loro interventi di natura squisitamente scientifica anche gli assessori designati, Maurizio Oddo, associato alla facoltà di Architettura alla Kore di Enna, e Francesco Maria Rizzo, che si occupa di restauro dei beni bibliotecari antichi.