Non è un buon periodo per la città di Trapani, se le amministrative del 2017 hanno squartato una città, tanto da produrne il commissariamento, quelle del 2018 corrono sotto la parola “Mascariamento”.
E' un termine utilizzato dal candidato sindaco Giacomo Tranchida, già sindaco di Valderice per dieci anni e poi per i successivi altri dieci ad Erice, adesso tenta la carta di Trapani, chissà magari in futuro anche per Misiliscemi.
Sarebbe bene ed opportuno, però, non confondere l'elettore. Non c'è nessun tentativo di delegittimare Tranchida, non lo hanno fatto i suoi avversari politici, al contrario chiedono chiarezza, e giustamente, armi pari.
Ci sono delle indagini, i Carabinieri hanno fatto visita al Comune di Erice per chiedere dei documenti, che sono stati consegnati, riguardanti gli appalti del 2015.
Due giorni fa una consigliera di maggioranza, Francesca Miceli, eletta nella lista della sindaca Daniela Toscano, poi transitata nel Partito Democratico, è stata raggiunta da un'indagine che riguarda l'ipotesi di reati gravi: associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, reato allo stato permanente, quindi in corso.
Quale sarebbe il mascariamento? Si chiede, al contrario, una chiarezza visto che Tranchida è stato il presidente del consiglio comunale di Erice fino a qualche settimana addietro.
E' tutta la situazione che si vuole chiarire per non gettare ombre sui candidati di adesso e sull'eventuale sindaco della città, Trapani non può permettersi ulteriori battute di arresto.
Il passaggio sta tutto nelle mosse politiche di Erice, che poi spiegheranno anche i fatti giudiziari: Francesco Tarantino doveva andare in lista con Luigi Nacci, poi fu folgorato dalla proposta politica di Daniela Toscano e venne eletto, salvo poi dimettersi all'insediamento del consiglio comunale per motivi di salute.
Al suo posto la prima dei non eletti: Francesca Miceli.
Il nodo è tutto lì, almeno lo è quello politico.
Dunque, è questo tipo di chiarezza che si chiede pur sapendo che Tranchida è estraneo ai fatti, che la responsabilità penale è personale, con la stessa consapevolezza, però, che se non ci fosse stato Tranchida la Toscano non sarebbe diventata sindaca di Erice. Il primo è una macchina elettorale da guerra.
Non si tratta di un mascariamento seriale, si tratta di fatti accaduti e venuti fuori durante una campagna elettorale, quella di Trapani.
Nessun mascariamento, pertanto, ma una corsa per la rinascita della città.
Tranchida terrà oggi pomeriggio, alle ore 19, il suo secondo comizio a Villa Rosina, dove certamente affronterà anche il problema dell'aeroporto Trapani-Birgi e l'avvio del nuovo bando.
Il Comune capofila non sarà più Trapani ma Marsala, il commissario Messineo ha deciso di non partecipare al contratto di co-marketing: “Ribadisco il mio totale disappunto nei confronti della scelta del commissario Messineo e, al contempo, garantisco il mio assoluto impegno, se eletto, nell’aggiungere il Comune di Trapani ai sottoscrittori del co-marketing”.
E dell'aeroporto si occupa anche il candidato sindaco Vito Galluffo, secondo cui ci dovrà essere un impegno finalizzato alla privatizzazione dell'infrastruttura.
Sarà uno dei primi atti perfezionati dall'amministrazione targata Galluffo insieme alla volontà di divenire soci della quota pubblica.
Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco per il movimento Cinque Stelle, torna ad occuparsi del referendum di Misiliscemi, sostenendo il rispetto dell'espressione popolare che è derivato da una mancata attenzione per le periferie.
Ci sarà un rapporto di collaborazione tra una Trapani goveranta a Cinque Stelle e una Misiliscemi pronta a formare un Comune autonomo.