C'è voluta una sentenza del tribunale di Trapani per dare la giusta assistenza ad un bambino di terza elementare portatore di handicap.
La mamma del bambino ha così avuto riconosciuto il diritto di avere assegnato un assistente per l'autonomia e la comunicazione per 18 ore settimanali e fino alla fine della scuola secondaria di primo grado.
L'accertamento del Tribunale definisce il bambino “persona handicappato con situazione di gravità”, per questo motivo non erano sufficienti le 5 ore di assistenza che aveva stabilito il Comune di Trapani. Una “condotta discriminatoria”, quella del Comune, “non reale al fabbisogno dell'alunno”.