Mancano pochi giorni e si chiuderà la campagna elettorale a Trapani, e negli altri dodici Comuni della provincia chiamati al voto.
Domenica 10 giugno gli elettori si recheranno alle urne per scegliere il Primo Cittadino e il rinnovo del Consiglio Comunale.
E' certamente una campagna elettorale, quella di Trapani, che ha messo in campo cinque candidati sindaco diversi l'uno dall'altro, non solo per ragioni anagrafiche, ma anche per estrazione politica e culturale.
Bartolo Giglio, per la Lega, ha visto partire in ritardo la sua competizione ma ha recuperato in corsa, lui pronto lo era da un po'. I tentennamenti che ha avuto il centrodestra non sono stati di aiuto.
Il simbolo è quello della Lega-Noi con Salvini, freschi di un peso specifico in più perchè sono al Governo, questo potrebbe influenzare le amministrative di Trapani. Giglio si sente più sovranista che leghista, la matrice è quella di Livio Marrocco.
Vito Galluffo è un altro candidato di centrodestra, con lui c'è Forza Italia, c'è Progresso e Rinascita in tandem con Popolari e Autonomisti, c'è Trapani Riparte. Accanto al candidato c'è Paolo Ruggieri, coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima, c'è Maria Pia Castiglione per i Popolari e Autonomisti, per gli azzurri c'è Toni Scilla, coordinatore provinciale. Galluffo è stato un socialista della prima ora e dunque non potevano mancare i socialisti di Nino Oddo, o meglio quello che rimane: pochissimi candidati che non completano le dita di una mano.
Ad avere scelto di candidarsi per primo è stato Peppe Bologna, la sua campagna elettorale dura da mesi.
E' partito dalle frazioni, ha completato la lista “Scirocco per Trapani”, ed è certo di arrivare al ballottaggio. Ha il piglio sicuro di chi conosce bene la città ma soprattutto l'elettorato.
I Cinque Stelle hanno puntato su Giuseppe Mazzonello, vicinissimo al senatore Maurizio Santangelo. Niente comunarie per la scelta del candidato sindaco, il nome di Mazzonello ha trovato l'unanimità. I grillini sono al Governo nazionale, l'onda potrebbe essere positiva e seguire quella del 4 marzo dove un cittadino su due, a Trapani, ha votato il movimento Cinque Stelle.
Ha una lista formata prevalentemente da giovani, tra di loro ci sono delle buone menti tra cui una candidata al consiglio comunale, Francesca Trapani, che ha affrontato la competizione proprio all'ultimo mese di gravidanza.
E poi c'è Giacomo Tranchida, il già sindaco di Valderice per dieci anni e per altri dieci ad Erice.
E' una candidatura civica, ci tiene a sottolineare, l'unica maglietta indossata è quella del “Trapani”, tanto da mettere insieme esperienze politiche diverse, tavolta contrapposte.
Sono sette le liste che ha messo su: “Trapani Tua” che fa capo all'UDC di Mimmo Turano, l'assessore regionale alle Attività Produttive, che ha sposato tra i primi il progetto di Tranchida; “Trapani con Coerenza” è la lista allestita da Enzo Abbruscato che la capeggia, già designato assessore e vicesindaco da Tranchida; “Amo Trapani” che in campo viene rappresentata da mister preferenze Peppe Guaiana, stavolta mira alla vittoria con un progetto forte di rilancio, nella stessa lista c'è Nicola Lamia, espressione di Diventerà Bellissima e del sindaco di Custonaci; “Cambia-Menti” è la lista, che tra gli altri, ospita Dario Safina, amico e vicino da tempo alle posizioni politiche di Tranchida; “Demos” è la lista del Partito Democratico, c'è in corsa Francesco Brillante, il segretario del partito a Trapani, sceso in campo per passione politica, caro amico di Piero Savona; chiudono l'alleanza altre due liste “Per Trapani” e “Tranchida il Sindaco per Trapani”, un mix di giovani che hanno voluto essere parte attiva in questa competizione elettorale.
Tutti impegnati, dunque, a spiegare il proprio programma elettorale, a raggiungere tutte le zone della città per poter strappare l'ultimo consenso.
Tranchida mira a vincere a primo turno, evitando il ballottaggio, per addivenire il prima possibile, dice, alle soluzioni della città.
In realtà la ragione è un'altra: in un ipotetico turno di ballottaggio Tranchida si ritroverebbe a combattere contro i mulini a vento, gli altri quattro competitor potrebbero compattarsi contro di lui, di fatto battendolo al secondo turno.
E' questo che il candidato vorrebbe evitare, che poi, diciamolo, Tranchida è l'ossessione di tutti gli altri quattro candidati, non solo di Nino Oddo. Non fanno altro che parlarne, anche quando non c'è.
Si giocano la loro partita anche i Comuni limitrofi a Trapani, a Custonaci per sostenere le ragioni del voto a Giuseppe Bica, è arrivato Nello Musumeci, Presidente della Regione.
Su Trapani Diventerà Bellissima è divisa: Paolo Ruggieri, coordinatore provinciale del movimento, è con Vito Galluffo, a Custonaci sono stati tutti insieme sul palco, quando si dice i miracoli della politica.
Bica è il sindaco uscente a cui si contrappone Giuseppe Morfino in netta e totale discontinuità con il sindaco uscente.
A Valderice la partita è tra tre candidati: Francesco Stabile sostenuto dai socialisti, Giovanni Coppola in continuità con l'Amministrazione Mino Spezia, Marcella Mazzeo per i Cinque Stelle.
La partita si giocherà per Stabile e Coppola per una manciata di voti. La Mazzeo, ha sottolineato lei stessa ai nostri microfoni, ha accettato una candidatura di servizio. I programmi, però, per la candidata grillina ci sono e si è spesa in prima persona con una campagna elettorale massiccia.
A Paceco la partita è tra due maggiori competitor: Filiberto Reina, PD, in continuità con Biagio Martorana, che è candidato al consiglio comunale, e Giuseppe Scarcella che ha messo su una squadra composta dai fuori usciti del PD e una buona parte di forzisti.
I due propongono un programma diverso ma competitivo, più staccato c'è il candidato sindaco pentastellato Aldo Grammatico.
Campagna elettorale che si avvia alla conclusione, ultimi giorni per arrivare alla volata finale.