La facciata di Torre di Ligny, a Trapani, sta crollando. Dopo neanche quattro anni dai lavori di restauro, è tutto da rifare. Adesso oltre alla bruttezza visiva di quello che rimane dell'intonaco bianco, si riscontra un possibile pericolo di cedimento dell’interno strato esterno. Dal video è possibile notare come è venuta alla luce la rete che dovrebbe tenere l'intonaco. Ciò significa che la salsedine e le intemperie atmosferiche continueranno l’azione erosiva dello strato esterno. La rete dovrebbe avere il compito di sorreggere l'intonaco, ma in questo caso ha fatto da separatore tra lo strato interno e lo strato esterno.
Saranno necessari nuovi lavori di consolidamento. I precedenti commissionati nel 2013 da parte della soprintendenza di Trapani hanno avuto un costo di € 30.000, svolti dalla ditta “Funaro” di Santa Ninfa. E non si può dire che sia specializzata in restauro di opere di valore storico. È evidente che i lavori non sono stati svolti nel modo opportuno. C'è da chiedersi se la ditta abbia tenuto conto del nostro clima e se siano stati utilizzati i materiali adeguati. La struttura di Torre di Ligny presenta tre facciate maggiormente esposte al mare, ma i lavori hanno interessato solamente la facciata anteriore in cui è presente l’entrata.
Nel novembre del 2014 in una nota l'allora Sindaco di Trapani Damiano affermava: “Sono indignato”. Questo perché i lavori erano stati bloccati dagli Amministratori giudiziari perché il ponteggio collocato intorno alla torre era stato valutato non a norma. Mancavano solamente pochi giorni alla fine del restauro quando è intervenuta la magistratura a bloccare il proseguo dei lavori.
Infine, c'è da sottolineare che l'imprenditore che si è aggiudicato i lavori ha subito una confisca dei propri beni appena qualche settimana fa.
Uno dei simboli della città di trapani non merita un trattamento del genere, sopratutto dal momento che erano già stati spesi soldi, ma come troppo spesso accade, in maniera non corretta.