Riprenderà il 17 ottobre prossimo il processo all'ex senatore di Forza Italia e sottosegretario all'Interno Tonino D'Alì. A inizio anno la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza di prescrizione e assoluzione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Si riprende dunque dal secondo grado con lo stesso capo d''imputazione. Il dibattimento avverrà davanti ai giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo e con il rito abbreviato. Per i reati contestati fino al 1994 c'era stata la prescrizione, per quelli successivi e fino al 2011 D'Alì era stato assolto sia in primo grado, sia in appello.
La Cassazione con le motivazioni depositate a marzo scorso, ha accolto l'appello della Procura generale di Palermo, affermando che si trattava di una sentenza ricca di cadute logiche.
"Rispetto alla gravità di tali condotte, - ha scritto il collegio della Suprema Corte - non appare logico operare una cesura netta tra i due periodi e non attribuire alcun rilievo postumo alla vicinanza di D'Alì a personaggi di primissimo piano nel panorama mafioso ed all'asservimento ad operazioni immobiliari ed economiche funzionali agli interessi della cosca che possono dirsi accertati".