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16/06/2018 07:16:00

Gli tolgono il menisco, ma non era necessario. Procura Trapani continua indagini

 Il pm della Procura di Trapani Rossana Penna ha chiesto al gip Cersosimo una proroga d’indagine nel procedimento avviato sul caso di “malasanità” denunciato, lo scorso ottobre, da un giovane marsalese, G.A., di 35 anni, che ha sporto querela contro una nota clinica privata di Trapani convenzionata con il Servizio sanitario nazionale accusandola di avergli asportato il menisco senza che fosse necessario.

Al momento, l’indagine è ancora contro ignoti. I reati ipotizzati sono lesioni personali colpose e falso ideologico. Quest’ultimo perché G.A. ha spiegato di avere scoperto che i responsabili della clinica hanno dichiarato che lui, per quell’intervento chirurgico, era stato ricoverato per ben cinque giorni, anziché uno come era in realtà accaduto.

La clinica, quindi, dal Ssn ha indebitamente incassato quanto previsto per cinque giorni di ricovero. L’Inps, intanto, ha inviato i suoi ispettori per controllare le carte della clinica.

Ad assistere legalmente G.A. è l’avvocato Vincenzo Forti, che con una buona dose di ironìa dichiara: “Dobbiamo ritenerci fortunati in provincia di Trapani, visto che nella clinica degli orrori di Milano venivano asportati polmoni e altri organi molto più importanti rispetto a dei semplici menischi che dalle nostre parti vengono rimossi inutilmente”. Nella sua denuncia, il giovane marsalese spiegava: “Il ginocchio mi faceva male e così i medici di una clinica privata, dopo una risonanza magnetica, decisero di togliermi il menisco. Tempo dopo, però, il dolore, anziché diminuire, aumentò e così, grazie al consulto con altri medici, ho scoperto che il menisco che mi è stato asportato non aveva alcuna lesione!”. La vicenda inizia nel 2016, quando G.A., avvertendo dei “fastidi al ginocchio sinistro”, decise di sottoporsi ad esami diagnostici ed intervento chirurgico presso la clinica privata trapanese. Dopo l’intervento, però, i fastidi al ginocchio, anziché sparire, aumentarono. Per questo motivo, lo sfortunato giovane decise di mostrare alcuni certificati medici di cui era in possesso ad un specialista di Mantova, il dottor Marco Nobis, che dopo avere visionato la Risonanza magnetica (il cui Cd è stato allegato alla denuncia presentata in Procura), che indusse i medici della clinica a disporre il ricovero e l’intervento al ginocchio, ha scoperto che proprio da questa risonanza “non appariva alcuna lesione meniscale tale da rendere necessario un intervento chirurgico”. Sconcertato per la notizia, G.A. ha fatto esaminare la risonanza magnetica ad un altro specialista. In questo caso, un ortopedico dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. E anche questo medico confermava “l’inesistenza di lesioni al ginocchio”. Perdere un menisco a 34 anni senza che ve ne fosse bisogno ha gettato nello sconforto il giovane marsalese. E così, dopo averci riflettuto un po’, ha raccolto tutta la documentazione in suo possesso e si è recato nello studio legale dell’avvocato Vincenzo Forti. Nel frattempo, guardando i documenti che aveva conservato si è anche accorto di un’altra circostanza: la relazione di dimissioni dalla clinica avrebbe certificato il “falso” sulla durata della degenza: cinque giorni anziché uno. E lo scorso 10 ottobre, lo stesso medico che lo operò l’anno scorso gli avrebbe consigliato di tornare nuovamente “sotto i ferri”.
ap