Castelvetrano è piena di rifiuti. Gli albergatori e i titolari delle strutture ricettive non ce la fanno più. E così, l’Associazione Albergatori Selinunte diffida la Commissione Straordinaria del Comune di Castelvetrano ad adempiere il regolare e puntuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Di seguito la lettera:
L’Associazione Albergatori Selinunte diffida Codesta Pubblica Amministrazione del Comune di Castelvetrano ad adempiere il regolare e puntuale servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti considerato che ad oggi tale servizio risulta, da documentazione fotografica, del tutto inidoneo, irregolare e ripetutamente del tutto mancante per intere settimane. Tutto ciò ha provocato un danno irreparabile all’attività turistica espletata dai nostri associati.
Siamo al paradosso quando vediamo i nostri associati pulire volontariamente e gratuitamente le strade e le piazze del paese al fine di renderle accoglienti in previsione degli arrivi dei turisti, ornandole con le bandiere, effettuano la pulizia straordinaria, la discerbatura, la pulizia delle spiagge, la messa in sicurezza dei sentieri che portano alle spiagge, la rimozione dei rovi e delle erbacce che impediscono il normale camminamento dei turisti e poi ritrovare le stesse strade e le stesse piazze colme di rifiuti.
E’ assurdo applicare la differenziata nei propri alberghi ed attenderne invano, per settimane, il ritiro cumulando nei piazzali degli alberghi le montagne di rifiuti. Siamo già oltre ogni limite di tolleranza e di sicurezza che non garantisce più la salute pubblica. Saremo costretti, come contribuenti, ad adire alle vie legali per il risarcimento del grave danno irreparabile subito e, in prima battuta dovremo appellarci alla Commissione Tributaria Provinciale come già avvenuto ai sensi della sentenza (6269/41/2018) della Commissione Tributaria di Roma che ha riconosciuto al contribuente ricorrente un dimezzamento della Tari perché lo smaltimento rifiuti davanti casa sua era « inidoneo e irregolare».
Dimostriamo con la documentazione fotografica di aver subito «un grave disservizio sia per la mancata raccolta dell’immondizia» sia «per la posizione con cui sono state collocati i rifiuti a ridosso delle abitazioni e degli alberghi creando un’inevitabile situazione di carenza igienico-ambientale».
La Commissione tributaria di Roma ha dato ragione al ricorrente e, di fatto, ha riconosciuto il disservizio di cui è stato vittima e che consente, a detta dei giudici, «una riduzione della tariffa dovuta al 50%».
In attesa di un solerte riscontro inviamo cordiali saluti.
L’Associazione Albergatori Selinunte
Il Presidente