Giacomo Tranchida sindaco di Trapani, è un po’ il paradosso dell’estate trapanese la vendita del Trapani Calcio. La gestione delle vendita da parte dei Morace sembra un po’ frettolosa e mortificante per la città.
Non esprimo al momento giudizi dal punto di vista delle dinamiche societarie e sportive perché dovrei conoscerne meglio i fatti. So che c’è una sorta di stato di agitazione. Mi hanno chiamato i rappresentanti delle tifoserie e alcuni giocatori vorrebbero incontrarmi. Non esprimo neanche giudizi ben oltre quello che sta scritto su internet su alcuni profili etici e morale di alcuni imprenditori con cui non si capisce se questo accordo di vendita è stato chiuso o no. Dico semplicemente che dal 13 di giugno ad oggi ho provato ad incontrare alcuni imprenditori trapanesi chiedendo loro di metterci la faccia e i soldi, ho provato a capire fino a che punto la società in una condizione di tutoraggio giudiziario per le note vicende, era disponibile a garantire l’iscrizione al campionato di serie C, non ho avuto grande disponibilità da parte dell’imprenditoria locale tranne che per dei consigli e suggerimenti.
Sindaco Tranchida, perché i Morace e la Iracani non hanno voluto coinvolgere le istituzioni pubbliche creando un tavolo, per discutere e trovare delle soluzioni?
La società ha fatto capire se c’era la possibilità di rientrare degli investimenti economici fatti in questi anni. In questa situazione c’è una dimensione che ha a che fare con i colori della città e che io ho il dovere istituzionale di difendere, c’è passione sportiva che va omaggiata, ma c’è una dimensione economica e anche giudiziaria, in questo caso, in cui il sindaco non può fare nulla.
Il messaggio che passa è che ancora una volta i trapanesi pagano delle colpe non loro.
Mi auguro che ci possa essere un chiaro di luna sulla vicenda del Trapani Calcio. Dico solo che, siccome sento dire che dietro questa operazione ci sarà un ipercoop, investimenti di qua e di là, ma se qualcuno sia convinto che in questo momento si possano fare intese alle spalle mie e della città non mi conosce bene. Sto cercando di capire tutte le dinamiche che stanno attorno alla vendita del Trapani Calcio.
Parliamo della città e della spazzatura. Bisogna dirlo, in 40 giorni è cambiato tutto. Quale magia ha fatto?
Nessuna magia, semplicemente buon senso e determinazione. Ma ancora non abbiamo passato il guado. Abbiamo tolto le discariche, anche se qualcuna di tanto in tanto spunta nonostante le attività di controllo, addirittura abbiamo nominato dei volontari che hanno il patentino della prefettura e quindi sono degli ispettori che possono elevare multe. Abbiamo fatto partire una serie di servizi che, da un lato danno l’impressione che si torni indietro, invece no, il primo obiettivo è di rendere pulita la città e fa comprendere bene i tempi per la raccolta della differenziata. Stiamo andando veloci ma bisogna far anche di più.
Sindaco Tranchida, è una bufala questa cosa della laurea per fare l’ausiliario del traffico?
Ci sono delle cose che andavano ricondotte con più trasparenza e chiarezza. Che occorre la laurea per fare l’ausiliario del traffico non sta scritto da nessuna parte. A volte le bufale si inventano. E’ stato scritto, però, che, se c’è un laureato che partecipa, gli si riconosce un punteggio superiore. Ho fatto un incontro con l’amministratore della Trapani Servizi che ringrazio per le corse che sta facendo per potenziare il servizio. Abbiamo apportato delle modifiche e delle integrazioni al bando, daremo più tempo anche a chi vuole fare delle integrazioni. Le modifiche apportate sono state raccolte anche dai suggerimenti venuti dal consiglio comunale ma anche da qualche blogger, ecc. e che sono riconducibili ad un obiettivo di trasparenza e di speditezza dell’azione amministrativa. Nei prossimi giorni saranno rese pubbliche le modifiche al bando.
Sindaco Tranchida l’ATM di Trapani da alcuni anni sta facendo bene. Cosa pensa della possibilità di una sinergia con la FuniErice per migliorare i trasporti anche in funzione turistica?
C’è un elemento astruso nella legislazione regionale, ATM è titolata di un servizio di trasporto pubblico e non turistico, ed è un paradosso questo. Paradosso che noi vorremmo superare anche per quanto riguarda il collegamento strategico, su gomma, dal punto di vista turistico, tra l’aeroporto di Palermo e quello di Trapani. Bene ha fatto il Governo regionale per la ricapitalizzazione, bene ha fatto l’Ars anche se in ritardo per l’iter di approvazione del bando, adesso c’è un piano B. Io sono convinto che se noi acceleriamo il fidanzamento tra i due aeroporti, la provincia ha un bel po’di soldi messi da parte e che deve restituire ai trapanesi, rispetto al danno subito quando l’aeroporto si fermò per la guerra in Libia, nell’attesa che parta il bando di Airgest, si può fare qualcosa per potere beccare un po’ di tratte se ce la facciamo per la stagione invernale.
Forse il vero problema di Trapani è che non è una vera destinazione turistica. Si è creato anni fa il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale che sembra, però, più che altro una operazione di facciata, ha lavorato poco.
Trapani e la Sicilia occidentale hanno due problemi. Qui nella nostra provincia si arriva solo con l’aereo, e l’altra questione è quella di riuscire ad esaltarne la bellezza e di farne una qualificata destinazione turistica. Pagoto, sindaco delle Egadi e presidente del Distretto ha fatto quello che ha potuto, adesso la Regione sta cambiando le carte in tavola. Ora bisogna aprire al marketing territoriale strategico e mi auguro che questo lavoro venga fatto assieme a tanti operatori turistici.
A proposito di sviluppo, quali sono i progetti medio termine per Trapani. Cosa abbiamo in cantiere?
Il filone della destinazione Trapani come circuito turistico è un qualcosa che ci porterà frutti. La vicenda del porto anche se con qualche difficoltà politica, prevede l’attrazione nella ZES (zona economica speciale) di imprenditori che investano oltre 15 milioni di euro non facendogli pagare tasse. Abbiamo presentato dei progetti non solo per le scuole ma anche per lo sviluppo dell’edilizia privata. Stiamo raggiungendo anche un’intesa con RFI per il sottopasso o sovrapasso di via Marsala e stiamo valutando la possibilità di un collegamento veloce e sicuro con un tram che arrivi nel centro storico di Trapani. Non è un’utopia, era previsto nel programma elettorale ed è una scommessa. Queste tematiche assieme ad alcune iniziative per l’esaltazione della nostra filiera enogastronomica, credo che siano i progetti su cui in questo momento possiamo puntare in maniere più decisa. Stiamo mettendo mano anche al piano regolatore generale. C’è un consiglio che si è insediato, Guaiana e tutti i consiglieri sono determinati ad esprimere politicamente anche gli indirizzi necessari nel rispetto delle leggi, perché la pianificazione urbanistica non sia solo un lavoro da addetti professionisti ma un qualcosa che realmente ci dia la possibilità di un po’ ossigeno anche per nuovi investimenti privati. Ci stiamo muovendo su più fronti, so che in quaranta giorni ci si aspetta molto di più ma bacchetta magica non ne abbiamo.