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04/08/2018 06:00:00

Porto di Marsala. Tanti annunci ma di opere vere, pubbliche o private, non se ne vedono

Oggi è il 4 agosto 2018 e Marsala non ha ancora un porto pubblico né tantomeno un porto privato. Quello che è stato il dilemma appunto, porto pubblico - porto privato, che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni della vita pubblica e politico-amministrativa di questa città, continua a rimanere tale.

Purtroppo, dobbiamo constatare che, al netto della burocrazia che travolge e affonda ogni cosa in Sicilia, ma anche delle diatribe politiche o tra politici e privati, e delle stesse inchieste giudiziarie, l’unica certezza è che, fino a questo momento  i cittadini marsalesi hanno ascoltato solo tante parole, annunci e nulla di più.

Restando in tema di annunci, l’ultimo che riguarda i lavori del “porto pubblico”, è del deputato marsalese di Forza Italia, Stefano Pellegrino, il quale con una nota pubblica ha comunicato che a Settembre verrà definito il bando regionale per le prime opere di messa in sicurezza del porto di Marsala.

Si tratta di opere finanziate afferma Pellergrino - dalla Regione per un’importo di circa 900.000 mila euro per il rifacimento della barriera curvilinea del porto marsalese. Grazie alla fattiva determinazione dell’assessore Falcone siamo impegnati con responsabilità a risolvere in sede regionale le annose criticità e difficoltà riguardanti le opere del porto e soprattutto l’inizio delle stesse".

"Ovviamente - continua Pellegrino - è solo il primo risultato del nostro impegno. A breve, infatti, sarà definito il progetto regionale, assolutamente sostenibile, per le ulteriori attività di messa in sicurezza del nostro porto. Le somme stanziate dalla Regione per tali opere ammontano a 27,5 milioni di euro e riguarderanno il rifiorimento della mantellata, rimpolpamento del riccio e della realizzazione della banchina commerciale".

"Le opere avranno importanza fondamentale per tutta l’economia marsalese - conclude il parlamentare - in considerazione del fatto che consentiranno anche l’attracco di navi da crociera, con l’ovvio incremento del flusso turistico sul territorio. Sarà incessante il mio impegno nel seguire il lavoro di progettazione eseguito dal genio civile per le opere marittime".

La storia e gli ultimi sviluppi sul porto pubblico - Sui lavori della messa in sicurezza del porto pubblico è bene fare un passo indietro allo scorso anno, quando l’ex sindaco Giulia Adamo presentò un esposto alla Procura di Marsala, con il quale chiedeva di verificare l’esistenza di possibili responsabilità sulla mancata realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del progetto da lei curato durante la sua sindacatura.

L’ex sindaco per quel che riguarda la procedura di finanziamento previsto nel Patto per la Sicilia in totale 50 milioni, ha ricordato che c’erano tutti i pareri favorevoli fino al blocco per i chiarimenti richiesti dalla Commissione Tecnica di Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente. Per la Adamo ci sarebbe stata una regia volta ad impedire lo sviluppo del Porto di Marsala.

Il Comitato Civico Porto di Marsala - Nei mesi scorsi a riprendere un po’ quella che era stata l’iniziativa dell’ex sindaco Adamo ci ha pensato il neo Comitato Civico Porto di Marsala, un gruppo di duecento persone, che ha raccolto firme e redatto un documento con il quale ha chiesto all'Amministrazione comunale, al Presidente della Regione Sicilia, all’assessorato regionale Infrastrutture, all’assessorato regionale Bilancio, al presidente della Commissione Antimafia presso l’Ars, al Prefetto di Trapani -, che fine abbia fatto il progetto di messa in sicurezza del porto.

Nella vicenda del “Porto pubblico” portata alla luce lo scorso anno dall'iniziativa dell’Adamo e poi ripresa dal comitato civico ci sono due aspetti fondamentali che bisogna, però, ricordare. Il primo che in consiglio comunale a Marsala venne presentato un progetto con la mappa “truccata” dell’area portuale, quella che non teneva in considerazione della poseidonia, fatto che divenne il punto centrale nell’inchiesta della Procura di Trapani sulla falsificazione della mappa. L’altro aspetto è quello dei soldi che dovevano essere impiegati per realizzare il "Porto pubblico", fondi in realtà mai stanziati. La relazione della Commissione regionale evidenziava che l’opera non aveva nessuna copertura finanziaria.

Questa è la situazione del porto pubblico. A questo punto bisogna sperare che l’annuncio del deputato marsalese Pellegrino, che si dice impegnato prioritariamente sul fronte del porto, non resti tale anche per questi 27,5 milioni che sarebbero stati stanziati dalla Regione.

NESSUNA NOVITA' DALLA MYR - Sul fronte dell’iniziativa privata non ci sono novità. Del progetto della MYR non si sa più nulla dalla conferenza stampa del dicembre scorso, che annunciava l’inizio dei lavori fissato entro sei mesi e termine con inaugurazione prevista entro l’estate del 2020.

Il PROGETTO - Lo specchio acqueo del porto marsalese dovrebbe ospitare oltre mille imbarcazione da diporto, compresi yacht da 75 metri. L’opera avrà un costo di 50 milioni di euro ed è inserita all’interno di un piano regolatore del porto per un importo totale di 75 milioni di euro, prevederà tutta una serie di investimenti privati su tutto il waterfront, ai quali ha dato un importante contributo Invitalia con un contratto di sviluppo partecipato dalla stessa Regione con una quota di 8 milioni di euro e che globalmente servirà a coprire i due investimenti: uno per il Marina di Marsala e l’altro per le infrastrutture esterne.Tra queste, quelle più importanti sono: un albergo a cinque stelle che verrà costruito in piazza Piemonte e Lombardo, dove si trova l’ex discoteca Octopus, un parcheggio multipiano da 480 posti auto in via Verdi e infine il raddoppio della carreggiata del lungomare antistante la zona del parcheggio. Il tutto dovrebbe assicurare circa 200 nuovi posti di lavoro diretti e 3000 di indotto.

Tutto questo era previsto in tre fasi operative di esecuzione fino al 2020. Ad oggi anche sul progetto del Marina di Marsala, considerato come uno dei punti di svolta per lo sviluppo della città, ci sono molti rumors che mettono in dubbio la fattibilità reale dell’opera. Speriamo che non sia così e di essere smentiti a breve con l’inizio dei lavori ma fino adesso, come per il porto pubblico, siamo fermi solo agli annunci.