Quella che ci segnala il signor Vito Castiglione e che riguarda la spiaggia e il parco “I Giardini della Tonnara di San Cusumano” ad Erice, è una storia di burocrazia, una storia di un patrimonio naturale, del quale, spesso, per un motivo o per un altro non si può usufruire in Sicilia.
“Da qualche mese in contrada San Cusumano ad Erice Casa Santa - scrive il signor Vito - nei pressi dell'azienda “Nino Castiglione”, non si può accedere al grande parco denominato “I Giardini della Tonnara di San Cusumano”, curato dalla stessa azienda ittica, parco, tra l’altro, che permette l'accesso al mare, dove ora c’è il divieto di balneazione, e dove si trova anche un mulino in un angolo spettacolare della città.
L'accesso non è consentito perchè la costa e colma di detriti e l'azienda Castiglione che si è offerta di pulirlo non può farlo, perchè né la Capitaneria di porto né il Demanio Marittimo danno l'autorizzazione per i lavori di pulitura. E non solo, l'anno scorso la ditta Castiglione ha provveduto a proprie spese a sistema e pulire l'area, ma è stata denunciata. E’ possibile che succeda tutto questo che è così paradossale? E che tutto venga taciuto come se nulla fosse?
L'azienda Castiglione si è fatta carico anche di organizzare il sito in maniera più fruibile per i bagnanti ma anche questo non viene permesso – continua il signor Vito - che ci tiene a sottolineare come non sia né parente né amico della ditta omonima.
Sulla vicenda il vicesindaco di Erice Angelo Catalano conferma quanto detto dal signor Castiglione: “Purtroppo spesso si è vittime della cattiva burocrazia. Il tratto di mare interessato deve essere bonificato da detriti lasciati durante l'anno dalle maree ed a tal proposito la ditta Castiglione (che ha l'onere di farlo) ha chiesto al Demanio ed alla Capitaneria di Porto le specifiche autorizzazioni che non sono ancora arrivate. Al momento non può né pulirlo e neppure consentire l'accesso. Non possiamo obbligare la ditta Castiglione ma continueremo a sollecitare il Demanio Marittimo”.
Una spiaggia e un parco chiusi dalle maglie delle carte bollate. “Un privato che vuole fare qualcosa per la collettività e gli viene vietato, ma allora è vero che in questa terra non si può fare mai niente di buono?”. Si chiede il signor Castiglione, concludendo con la speranza che le autorità competenti diano al più presto delle risposte in merito e si possa sbloccare la situazione e dare così il via libera alla sistemazione e alla normale fruizione di un parco che potrebbe essere lì a disposizione e invece è chiuso da cancello e un cartello che vieta l'accesso.