Non c'è limite al clima di intolleranza e razzismo che si vive nel nostro Paese negli ultmi mesi. Il nemico è il "nero" e c'è chi fa di tutto per scagliarsi contro.
Come è successo ad Alcamo, dove un ragazzo ivoriano è stato malmenato solo perchè stava parlando amichevolmente con una ragazza. Malmenato dal padre e da un altro parente della giovane che alla polizia ha confermato che stavano soltanto chiacchierando, che non era stata importunata. A Trapani c'è chi va a dire in giro che i ragazzi richiedenti asilo che lavorano per l'Ente Luglio Musicale come guardiania della Villa Margherita vanno in giro armati e fanno pipì nelle aiuole. Niente di più falso. Come conferma, molto infastidito dalle accuse, il consigliere delegato dell'Ente Luglio Giovanni de Santis.
Un "signore" oggi ha affermato su una bacheca di fb che per sua diretta conoscenza e per quanto riferitogli dai responsabili della guardiania della Villa Margherita, i ragazzi immigrati che quest'anno lavorano al Luglio, così come avviene da quando ne ho assunto la guida (maggio 2014), girerebbero armati e avrebbero fatto i loro bisogni nelle aiuole della villa davanti ai bambini. Ho verificato con gli stessi addetti alla guardiania, i quali mi hanno confermato quanto già sapevo e cioè che questi ragazzi sono educatissimi e rispettosi delle regole. Ecco come funziona l'indegno sistema di induzione all'allarme usato dagli abietti razzisti "bianchi" contro ragazzi perbene che hanno accettato un lavoro duro rifiutato da italiani e lo svolgono con abnegazione raramente riscontrabile tra i nostri concittadini ai quali questi "negri" ruberebbero il lavoro. O forse si trattava di razzista in buona fede, che ha scambiato per macheti le scope con cui i ragazzi ramazzavano il palco?