Restano conservate e spente le seghe elettriche. Restano al loro posto, e verranno curate le Eritrine secolari di Trapani.
Niente più abbattimenti, niente scempi per degli alberi classificati “monumentali”. Le Eritrine non saranno abbattute ma curate, e con interventi mirati, applicati da esperti botanici, potranno restare in piedi.
Dopo un anno di proteste e scempi l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giacomo Tranchida ha deciso, quindi, che non si abbattono le eritrine ma si curano.
I 38 alberi si ergono tra viale Duca d’Aosta, piazza Vittorio Veneto, via Salvatore Calvino e Piazza Cimitero. Il loro destino sembrava segnato un anno fa, quando, nell’aprile 2017, l’amministrazione Damiano aveva deciso per l’abbattimento per tutelare l’incolumità pubblica. Il commissario straordinario Francesco Messineo aveva confermato la decisione dell’ex sindaco, anche se in maniera più ristretta, predisponendo l’abbattimento di 8 eritrine. Ne nacque una protesta da parte del comitato pro Eritrine nato spontaneamente a Trapani per salvare quelle che nell’ottobre scorso vennero dichiarati alberi “monumentali” perchè risalenti alla metà dell’800. Una vittoria del Comitato che cantò vittoria perchè in questo modo le Eritrine non potevano più abbattersi.
"Si segnala che le piante in oggetto sono state ritenute monumentali, iscritte nell’elenco regionale delle piante monumentali, inserite nel sito SIAN che raccoglie i dati delle piante monumentali d’Italia", è scritto nella comunicazione ufficiale del Corpo Forestale della Regione Siciliana.
Adesso il sindaco Tranchida ha disposto una nuova perizia, curata dal professor Franco Raimondo, già direttore dell’Orto botanico di Palermo. La relazione di Raimondo è la linea guida da seguire per avviare, già da oggi, gli interventi conservativi sugli alberi. La spesa per questi interventi è di 2900 euro e sono stati affidati all’agronomo Emanuele Rinaldi di Palermo con la stessa consulenza di Raimondo.
Si procederà con la potature e la messa in sicurezza delle aree in cui sorgono le Eritrine e poi si potrà anche pensare ad una valorizzazione paesaggistica delle zone. Per fare questo, non solo nell’ambito della conservazione delle Eritrine, l’amministrazione comunale vorrebbe predisporre un Regolamento del verde.
Le eritrine furono impiantate a Trapani introno al 1882.Hanno una altezza media di circa 8 metri ed una circonferenza media del tronco (all’altezza di m. 1,30) di metri 3,90; alcuni esemplari hanno una circonferenza del tronco superiore ai 6 metri. Negli ultimi decenni il “rosso sorprendente” dei fiori di eritrina ha convinto alcuni vivaisti a diffondere questo grande albero ma le eritrine ultra secolari di Trapani sono una rarità botanica perché sono quasi le uniche superstiti degli impianti ottocenteschi. "Le eritrine poste a dimora a Trapani segnarono alla fine del 1800 il processo di bonifica delle aree poste ai piedi delle opere di difesa della città ... La vasta area corrispondente ai fossati ed alle opere difensive è tuttora leggibile grazie alla segnatura del doppio filare di monumentali alberi. ... Dal 1897 in avanti, dunque, quei grandi alberi hanno raccontato la storia urbana ..." ha spiegato l'architetto Vito Corte.