Si spacciò per un'emissaria di Messina Denaro per chiedere il pizzo. Una dipendente comunale del Comune di Valguarnera è stata tempo fa arrestata, solo che adesso i giudici hanno deciso che non è imputabile. La signora, infatti, risulta affetta da un grave disturbo della personalità e pertanto non capace di intendere e di volere al momenti dei fatti per cui è sotto processo. Pertanto, Maria Gabriella Arena, impiegata di 50 anni del Comune, è stata assolta.
I poliziotti l’avevano catturata in flagrante, trovandola ancora in possesso dei 25 mila euro in contanti ricevuti, in una busta di carta, da un grosso imprenditore ennese, a cui aveva detto di essere un emissario della mafia, un esattore del pizzo del boss superlatitante Matteo Messina Denaro.
Il pm aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione dell’imputata, pur riconoscendo una sorta di seminfermità mentale. Il giudice, invece, l’ha assolta.
La donna ammise di essersi inventata tutto, di non aver mai conosciuto Messina Denaro e di averlo fatto solo perché aveva “bisogno di soldi”.