Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
28/10/2018 06:00:00

Marsala. Giustizia civile, un protocollo per ridurre le attese per udienze

 Tribunale e locale Consiglio dell’Ordine degli avvocati sono al lavoro per redigere un protocollo d’intesa che contenga i criteri che possano contribuire a ridurre le lunghe attese degli avvocati impegnati nelle numerose cause civili.

Al lavoro, da un lato sono il presidente del Tribunale, Alessandra Camassa, e quello della sezione civile, il giudice Michele Ruvolo, e dall’altro gli avvocati, rappresentanti dal presidente del Consiglio dell’Ordine, Gianfranco Zarzana. L’obiettivo è quello di evitare che i legali civilisti debbano attendere l’intera mattina per la trattazione di una causa che magari richiede solo 10 o 15 minuti di tempo. E a tal fine, è stata interpellata anche la locale Camera civile, intitolata a Piero Calamandrei e presieduta dall’avvocato Nino Alabiso. “Al riguardo – dice l’avvocato Alabiso - abbiamo sottoposto all’attenzione del Tribunale e dell’Ordine degli Avvocati l’opportunità che, al fine di ridurre il rischio che gli avvocati siano chiamati, nella stessa giornata, a presenziare, contemporaneamente, avanti giudici diversi, venga prevista la tenuta delle udienze del contenzioso durante l’intero arco della settimana lavorativa in modo da limitare al minimo possibile il numero dei giudici che nello stesso giorno tengano udienza; che, al fine di una effettiva conoscenza del ruolo delle udienze del lunedì e dei giorni successivi a festività, l’affissione e la comunicazione di tale ruolo avvenga due giorni lavorativi antecedenti l’udienza, anziché con ‘almeno 48 ore di anticipo’, per come ora genericamente previsto; che, al fine di porre termine alle situazioni di confusione e alle lunghe attese degli avvocati, ingenerate dal criterio fin ora seguito, le cause vengano fissate, all’interno di ogni fascia, secondo l’ordine di iscrizione a ruolo (per come previsto nei protocolli, fra gli altri, dei tribunali di Palermo, Trapani, Firenze, Siena, Milano, Teramo), senza dare la priorità a quelle in cui entrambe le parti sono presenti”.

In proposito, l’avvocato Alabiso osserva che tale criterio di priorità costringe ogni avvocato (e, quindi, tutti gli avvocati) ad individuare le loro controparti, che non sempre si conoscono, nonché ad accertare e a monitorare la presenza dei colleghi interessati a cause con un numero di iscrizione a ruolo inferiore; penalizza l’avvocato presente il quale, per l’assenza della controparte, spesso non giustificata e nemmeno preannunciata, può avere chiamata la causa con notevole ritardo il che può impedirgli l’assolvimento di altri impegni lavorativi. Infine, per abbreviare la stesura del verbale, si suggerisce che il giudice possa autorizzare il deposito telematico di note a verbale, previo scambio di esse, prima dell’udienza e che, al fine di evitare equivoci, il giudice, prima di chiudere il verbale, lo legga alle parti. “Questa Camera Civile – conclude Nino Alabiso - rimane disponibile a farsi portavoce di altre osservazioni e richieste degli avvocati del Foro di Marsala, laddove le riterrà condivisibili”.