Antonello Di Malta è un vigile del fuoco, sindacalista, che ha deciso di scioperare contro le politiche del governo nazionale che non tengono conto a dovere del Corpo dello Stato.
Gli stipendi arrivano sempre in ritardo, non ci sono assicurazioni e tutele legali per uomini che lavorano spesso in situazioni di grande emergenza e di pericolo, rischiando la vita.
Di Malta ha deciso di iniziare lo sciopero a Lampione, un isolotto disabitato a poca distanza da Lampedusa, il rifugio è stata una tenda, che le forti raffiche di vento dei giorni scorsi hanno fatto venire giù, danneggiando pure il sistema di alimentazione.
E’ da solo in mezzo al mare, Antonello, a simboleggiare come lo sia l’intero Corpo dei Vigili del Fuoco, con una pensione misera tanto da dichiarare: Saremo i nuovi poveri del domani.
Ad interessarsi alla situazione Alessandro Lupo, segretario nazionale Uil Pa per i Vigili del Fuoco: "non lasceremo da solo Antonello Di Malta".
Si è fatto vivo anche il governo nazionale, prima con Stefano Candiani, sottosegretario all’interno con la delega proprio per il Corpo dei Vigili del Fuoco, adesso Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, che ha previsto 400 milioni, nella legge di stabilità, per assumere forze dell’ordine. Ma la manovra dovrà prima essere approvata.
In questo momento non si chiede nemmeno che ci siano più unità, che servono per rendere il Paese più sicuro, ma che il loro stipendio venga migliorato e che ci siano delle forme di tutela previdenziale adeguate, al momento assenti.
Dei Vigili del fuoco si parla poco, eppure sono sul campo ogni giorno nonostante un organico ridotto all’osso e insufficiente, molti di loro risultano ancora precari. Non vengono assunti da anni medici o psicologi, essenziali per il supporto e per la sicurezza degli stessi pompieri.
Ma è sullo stipendio che si dibatte, guadagnano il 20% in meno rispetto agli altri addetti alla sicurezza e la differenza è tale anche a livello pensionistico.
Continua, intanto, lo sciopero ad oltranza di Di Malta.