Siamo vicini ai 72 dipendenti e alle loro famiglie che vivono un momento critico della loro attività professionale”. Paola Iracani, presidente del CdA di Liberty Lines, rompe il rispettoso silenzio mantenuto nelle scorse settimane per fare il punto sulla drammatica situazione che riguarda l’incerto futuro di 72 lavoratori della compagnia.
“Stiamo facendo tutto il possibile per scongiurare il loro licenziamento, nel rispetto di quei valori di solidarietà e umanità che hanno sempre contraddistinto i rapporti tra l’azienda e i suoi dipendenti. Ad oggi non abbiamo ancora avuto cenni ufficiali di riscontro da parte del Ministero dei Trasporti nonostante i nostri continui solleciti. Prendiamo atto dalla stampa di una nota in cui si parla di non meglio precisate clausole di salvaguardia occupazionale che non sembrerebbero riguardare i marittimi in forza alla Liberty Lines e riteniamo che la delicatezza della vicenda meriti passaggi istituzionali ben definiti”.
“Voglio precisare che ancora non è stato operato alcun licenziamento - specifica Paola Iracani - ma le procedure vanno avanti e i tempi stringono. Insieme ai sindacati di categoria abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per salvaguardare il futuro occupazionale dei nostri dipendenti, manifestando in modo chiaro e trasparente la nostra massima disponibilità”.
La vicenda è nota. Il 30 settembre scorso non è stata concessa alla compagnia di navigazione Liberty Lines la proroga per il collegamento via aliscafo tra la Sicilia e la Calabria. Il servizio è stato affidato unilateralmente dal Ministero dei Trasporti a Bluferries, società del gruppo Rfi, con il conseguente rischio di licenziamento per 72 lavoratori in esubero, tra marittimi e amministrativi.