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15/11/2018 21:42:00

Pippo Pollina solo tour 2018 "Cento Chimere" anche a Marsala

Dopo ventidue album e migliaia di concerti in giro per l'Europa e gli USA, per la prima volta il cantautore italiano (ma residente da oltre vent'anni a Zurigo ) Pippo Pollina scrive di suo pugno un libro che è una sorta di bilancio artistico e umano di una carriera oramai trentennale.
Una traiettoria unica e ispirata, che lo ha portato a collaborare con musicisti e chansonnier di tante culture e nazioni differenti, Pollina graffia con insolita memoria nella soffitta dei suoi ricordi disegnando un percorso forse irripetibile per la diversità delle tematiche e la capacità comunicativa.

I testi di tutti i suoi album, le fotografie e i capitoli che preludono i versi di ogni opera. Pollina scrive di persona aneddoti, fatti e circostanze legati alla produzione di ogni disco, ma soprattutto ne contestualizza la nascita nella propria e specifica storicità. Parole dove gli aspetti biografici del cantautore rappresentano l'occasione per una lettura a ritroso degli ultimi decenni della nostra storia comune.

Quale migliore occasione per proporre uno spettacolo dove la dimensione musicale incontra quella del racconto e del lirismo tanto cari al cantautore siciliano?
Un pianoforte, una chitarra e delle percussioni saranno gli strumenti a disposizione di Pollina per portarci in questo viaggio a ritroso nel tempo dove aiutati da un videoproiettore ci saranno delle immagini che puntualmente ne marcheranno i momenti salienti.
Le canzoni del musicista fungeranno da filo di Arianna per condurci fuori dal labirinto del tempo e arrivare ai nostri giorni.

Racconti, piccole letture e canzoni, arricchite dalla magnificenza delle voci delle tre giovani vocalist siciliane Adriana e Roberta Prestigiacomo, e Claudia Sala.

L'intersecazione armonica e il gioco musicale dei quattro cantanti sul palco regalerà quella sorpresa che solo la voce umana a volte riesce a regalare conferendo al repertorio di Pippo Pollina di tornare alle radici della musica. A quella dimensione acustica che unisce profondamente pubblico e artisti in una atmosfera di condivisione affascinante e di rara intensità.

A poche settimane della partecipazione come ospite al Premio Tenco, dedicato quest’anno al tema “Migrans – Uomini, idee, musica” il tour, dopo il grande successo delle date di Palermo (14 novembre) e Catania (15 novembre), toccherà Marsala sabato 17 novembre 2018 - ore 21.00 - Teatro Comunale Eliodoro Sollima di Marsala - Via Teatro n. 1 – biglietto/ posti numerati a partire da € 22,00 e approderà a Roma (lunedì 19 novembre 2018 - ore 21.00 - Auditorium Parco della Musica di Roma - Via Pietro de Coubertin n. 30 - biglietto/ posti numerati da € 23,00). I biglietti sono acquistabili online presso i circuiti Ticketone – Tickettando – Webtic Agricantus o direttamente al botteghino la sera stessa del concerto.

In orari pomeridiani, prima dei concerti, in ogni città verrà presentato dall’autore insieme alla casa editrice Lastaria e la presenza di diversi ospiti il libro “Cento Chimere” di Pippo Pollina , artista “caro agli dei” come lo ha definito il grande Franco Battiato.

Pippo Pollina darà altresì spazio alla esibizione del gruppo di musica popolare italiana e siciliana BAIDANS (di cui fanno parte Salvatore La Carubba e Vincenzo Verderosa, operatori della sanità con esperienza di musicoterapia presso l'Azienda Villa Sofia Cervello) che ha appena pubblicato il primo album di inediti Ellissailand e a cui è affidata la breve apertura di concerti.

Il Libro

Inseguire una chimera è qualcosa che si può pensare “realizzabile”… ma Cento Chimere, è davvero troppo. Eppure, il nostro artista, Pippo Pollina, del quale penso di non dover fare nessuna presentazione, ha quasi infranto una regola: realizzare più di un sogno attraverso la musica che è suo pane quotidiano da oltre 40 anni.

Ma come è stato possibile? Leggendo le pagine di questo libro, ci si proietta in un percorso “storico” di vite vissute, di incontri provvidenziali e di altri deludenti, di volti noti, di vite spezzate e di sogni infranti. È un libro autobiografico in cui si snocciolano pensieri e progetti che hanno portato l’autore alla realizzazione dei suoi 22 album, ma il tutto calato in 40 anni di storia, italiana e non, con analisi personali pungenti e di denuncia. Pippo Pollina è un cantautore impegnato nel sociale e le sue canzoni hanno tutte lo scopo di far arrivare ad un più vasto pubblico messaggi di coraggio e impegno attraverso il canale emozionale. I suoi testi ci raccontano della speranza che non bisogna mai perdere e di solidarietà a tutti i livelli.

Il suo libro ci spiega come le sue canzoni siano nate e il contesto in cui sono nate. I concerti di Pippo sono momenti di “scambio culturale”, non di solo puro divertimento, che lasciano traccia in ognuno, lasciano un segno emotivo non indifferente. Valori ed ideali personali diventano valori di tutti. Leggere il libro, ogni capitolo ha il titolo dell’album di cui spiega il concepimento, è appunto un entrare in contatto ancora più intimo con le idee e il “cuore” di Pippo Pollina.

Ancor di più che nelle canzoni, nel libro si vedono le immagini di un trascorso non lontano e comune a tutti, forse ancor di più alla gente del sud che si immedesima nel percorso di vita dell’autore e in maniera empatica traccia un percorso privato in cui le emozioni fanno da colonna sonora alla vita. Partendo dal 1986 a oggi, dall’incontro fatale con Linard Bardill e la pubblicazione del primo album “Aspettando che sia mattino” e dopo tutti gli altri fino a ‘Il sole che verrà’, l’autore ha tracciato un percorso di lettura a ritroso degli ultimi decenni della nostra storia comune puntellati da quattro momenti fondamentali che hanno trasformato profondamente la nostra società : la caduta del muro di Berlino, i grandi attentati di mafia in Sicilia, l'avvento di internet e dei telefoni cellulari e l'attentato alle torri gemelle.

Sempre in bilico fra le culture che lo hanno fortemente influenzato, quella italiana d'origine e quella di madrelingua tedesca ( ove l’artista ha raggiunto un grande successo ), Pollina traccia un dipinto originale e particolareggiato, in funzione del suo ruolo, una sorta di nuovo agente culturale fra le due macroregioni europee. Dal suo osservatorio privilegiato disegna con dovizia le diversità e le comunanze fra le due scene culturali e politiche non mancando di sottolineare elementi di criticità per quanto concerne il territorio legato alla musica.

Ma, il libro di Pippo Pollina, artista “caro agli dei”, come lo ha definito il grande Franco Battiato, è molto altro. Tantissimi sono i motivi che spingeranno il lettore a leggerlo quasi d’un fiato: le passioni e le delusioni, la vita e la morte, i viaggi e le soste, l’amicizia e l’amore… le speranze e le paure: “E' di questo che noi artisti abbiamo paura. Dell'ultima capriola dell'acrobata. Quando nella solitudine del retropalco ogni applauso diventa ricordo e ci riconsegna alla vita di tutti i giorni. E quando nelle rughe del tempo andato scorgiamo un'ombra sordida e sprezzante : L'aver dato tutto quello che potevamo e senza risparmio alcuno. È così che il vuoto che ci circonda diventa il senso stesso della vita, la sua strana e incompresa brama di non fermarsi mai e andare avanti, sempre avanti, infinitamente avanti. Sarà questa la fine ?”